Un doppio addio in semifinale avvicina la fine di Messi e Ronaldo

Leo Messi e Cristiano Ronaldo, due simboli assoluti di un'epoca calcistica irripetibile, hanno vissuto una delle serate più amare delle rispettive carriere, accomunati da un doppio fallimento che sa di crepuscolo.
Entrambi, protagonisti annunciati nelle semifinali dei rispettivi tornei continentali — la CONCACAF Champions League per l'argentino, l'AFC Champions League per il portoghese — sono usciti battuti, deludendo le aspettative e lasciando in sospeso i sogni di gloria con cui avevano iniziato la stagione.
A Vancouver, l'Inter Miami di Messi, piena di stelle come Busquets, Alba e Suárez, si è scontrata con la solidità inattesa dei Whitecaps. Dopo il 2-0 dell'andata, la squadra canadese ha chiuso i conti con un ulteriore 3-1, per un pesantissimo 5-1 complessivo.
Il gol lampo di Jordi Alba aveva illuso, ma la prestazione dell'argentino è rimasta opaca, svuotata di energia e ispirazione. Messi è apparso spento, incapace di incidere in un match in cui avrebbe dovuto guidare la rimonta: per lui si tratta della quarta partita consecutiva senza gol né assist, una statistica che non si vedeva dal 2021.
Nel frattempo, a Gedda, l'Al Nassr di Cristiano Ronaldo viveva un'altra notte di disillusione. Fuori dai giochi nella Saudi Pro League, CR7 puntava tutto sull'AFC Champions League Elite, ma anche qui è arrivata un'eliminazione sorprendente.
I giapponesi del Kawasaki Frontale si sono imposti per 3-2, dopo aver dominato per buona parte della gara. Ronaldo, lontano parente del campione implacabile che ha incantato per anni, ha sbagliato una clamorosa occasione nei minuti finali, vanificando le residue speranze dei sauditi.
Due sconfitte che vanno oltre il risultato sportivo: segnano simbolicamente la fine di un'era. Messi e Ronaldo, per vent'anni eterni rivali sul trono del calcio mondiale, sembrano ora percorrere le ultime curve delle loro leggendarie carriere. Il tempo, che hanno saputo sfidare e spesso battere, adesso comincia a presentare il conto. E questa doppia eliminazione, arrivata quasi in simultanea, suona come un segnale inevitabile.