Karim Benzema non è un umano, è uno di quei mostriciattoli che compaiono in Space Jam, il film in cui Michael Jordan si trova a competere con degli alieni venuti a conqusitare il pianeta, il cui destino sarà deciso da una partita a basket.
Come i "Nerdlucks", ovvero gli esseri provenienti dallo spazio che fanno da antagonisti della storia, pare che il francese abbia rubato il talento dei migliori giocatori al mondo prima di scendere in campo con il Real Valladolid.
Non è che sia particolarmente sorprendente che il numero 9 si renda protagonista di un match della sua squadra. Al contrario, è un racconto trito e ritrito, ma una tripletta in sette minuti è troppo anche per lui.
Alla veneranda età di 35 anni, l'attuale Pallone d'Oro gioca come fosse il 22enne Erling Haaland, che sta lasciando a bocca aperta tutta Europa per le sue strepitose prestazioni.
Il Real Madrid ha sfidato il Real Valladolid in occasione della 27ª giornata di Liga, ma i padroni di casa hanno massacrato gli avversari come fossero in una partita di allenamento con la primavera.
In realtà, la formazione guidata da Pacheta è entrata sul terreno da gioco con le migliori intenzioni, riuscendo a colpire un palo prima che i rivali aprissero le danze e inaugurassero il festival di gol.
Le marcature sono state aperte da Rodrygo, che ha saputo gesitre bene il passaggio in area di Marco Asensio per depositare la sfera alle spalle di Asenjo e stabilire il vantaggio.
Dopo aver subito la rete, il Valladolid ha concesso troppo, sottovalutando le capacità realizzative dei titanti che si trovava di fronte, tenendo anche conto che Ancelotti ha schierato quattro attaccanti.
Infatti, tra il 29' e il 36', Benzema è riuscito a trovare la via del gol per ben tre volte, mettendo a segno l'ultimo con una magnifica rovesciata da manuale che verrà ricordata a lungo.
Le prime due reti sono entrambe frutto della collaborazione con Vinicius, pupillo del mister "merengue", autore dei due assist che hanno portato il francese a infilzare l'estremo difensore pucelano, prima da distanza ravvicinata e poi dal limite dell'area.
Prestazione imbeccabile e senza alcuna sbavatura quella del Real Madrid, che si è imposto con estrema facilità sugli avversari, fornendo lezioni di calcio anche con un tono di superbia.
Quando il risultato era già ampiamente stabilito e i tre punti automaticamente assegnati, i capitolini hanno dato prova dell'insaziabile fame e sono tornati a cercare la rete come se fossero in pareggio.
La soddisfazione è arrivata anche per Marco Asensio, abile nel colpire con un piattone per cogliere di sorpresa Asenjo sul primo palo ed entrare a far parte della lista di marcatori del match del Bernabeu.
La ciliegina sulla torta l'hanno voluta mettere Eden Hazard e Lucas Vazquez, i quali si sono spinti fraseggiando fino al rettangolo vallisoletano per spingere ancora una volta il pallone oltre la linea di porta.
Dopo novanta drammatici minuti per il Real Valladolid, vittima di una 'manita' (composta da un dito extra) che lascerà un segno molto evidente sul volto del club, i madrileni hanno confermato la seconda posizione ed hanno lanciato un messaggio al Chelsea, prossimamente ospite in Spagna per i quarti di Champions League.
Inoltre, si ritiene necessario sottolineare alcuni dati numerici, più per curiosità che per altro: Benzema è protagonista assoluto per i tre gol realizzati in 7', ma Rodrygo ha siglato due assist e un gol, così come Vinicius ha contribuito con due assist e Marco Asensio con un assist e un gol.