Durante il ritiro con la nazionale spagnola, Mikel Merino ha rilasciato un’intervista a 'El Mundo', in cui ha toccato diversi argomenti, tra cui la possibilità di uno sciopero da parte dei calciatori.
"Non si deve necessariamente fare tutto subito. Forse sarebbe meglio iniziare a riunirsi e parlarne per capire come progredire. Deve esserci un consenso tra giocatori, FIFA e UEFA", ha dichiarato lo spagnolo.
Il giocatore dell’Arsenal ha aggiunto che non avrebbe problemi a vedere ridotto il suo stipendio, se ciò comportasse una riduzione delle partite: "Credo che la salute venga prima di tutto, e tutti vorremmo arrivare a 55-60 anni potendo correre con i nostri figli, giocare con loro e chinarsi senza problemi. Mio padre, ad esempio, che era calciatore, non poteva giocare con me quando ero bambino a causa di un ginocchio malandato. Non vorrei che mi accadesse la stessa cosa".
Sottolineando l’importanza della salute rispetto al guadagno economico, Merino ha ribadito: "Per quanto riguarda i soldi, non ci lamenteremmo se guadagnassimo un po' meno, perché la salute viene prima di tutto", ha sottolineato il giocatore dell'Arsenal.