La "Kvaramania" da Napoli alla Georgia

Khvicha Kvaratskhelia è, senza dubbio, la scoperta più sensazionale del campionato italiano di quest'anno. Se Rafa Leao aveva ottenuto un protagonismo senza precedenti nella scorsa stagione, è innegabile che il portoghese sia stato messo in ombra da questo strepitoso giovane attaccante.

Il Napoli lo ha acquistato per soli 10 milioni di euro dalla Dinamo Batumi, in realtà per un colpo di fortuna. L'incredibile talento giocava con la maglia del Rubin Kazan, squadra russa ma, con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, è praticamente scappato dal Paese, per avvicinarsi a casa.

Giuntoli lo aveva tenuto d'occhio negli ultimi anni, ma il club precedente aveva richiesto agli azzurri 30 milioni e, secondo la dirigenza del Maradona, la cifra era troppo alta per una scommessa. Cosí, quando il valore di mercato è stato abbattuto dal trasferimento in Georgia, i partenopei non ci hanno pensato due volte e si sono fiondati sull'attaccante.

Da quando Kvaratskhelia ha iniziato con l'undici di Spalletti, non solo ha guadagnato e blindato la titolarità, ma ha già messo la firma a 8 gol e 10 assist in 16 partite disputate. Strepitosi i suoi risultati.

Numeri a parte, il calcio è spesso legato ai sentimenti e alle emozioni che fa provare ai propri tifosi. Quella di Napoli è già una tifoseria particolarmente calda nei confronti dei propri calciatori, ma stavolta non è la sola.

Da quando l'attaccante è diventato popolare, alcuni sostenitori provenienti dal suo Paese d'origine, la Georgia, si sono recati allo stadio per poterlo vedere in campo.

Nell'ultima giornata di Serie A, in cui il Napoli ha vinto per 4-0 contro il Sassuolo, in un match in cui Kvaratskhelia ha firmato 2 gol e un assist, c'era un gruppetto che si distingueva per le magliette rosse della nazionale georgiana.

I tifosi partenopei li hanno accolti con estremo piacere, dato che incentivavano quello che è diventato uno dei leader della squadra. È stupendo vedere che un giovane talento del calcio sia capace di creare un ponte umano tra la città del Sud Italia e uno Stato dall'altro lato del mondo.