La guerra tra Russia e Ucraina minaccia di far esplodere lo spogliatoio del PSG

Da oltre due anni il conflitto tra Russia e Ucraina è diventato, purtroppo, parte della quotidianità mondiale. Un dramma che sembra lontano dalla sua conclusione e che, sorprendentemente, ha finito per riverberarsi anche nel calcio e in particolare nello spogliatoio del Paris Saint-Germain.
Al centro della vicenda ci sono due giocatori della rosa parigina: l'ucraino Illia Zabarnyi, arrivato in estate dal Bournemouth, e il portiere russo Matvey Safonov, approdato al Parco dei Principi nel 2023 e sotto contratto fino al 2029.
Tutto è nato dalle dichiarazioni di Denys Boyko, ex portiere di Dinamo Kiev, Dnipro e Besiktas, che ha rivelato come Zabarnyi avrebbe chiesto la cessione di Safonov prima di firmare con il PSG. "Ho parlato con Illia e mi ha detto che aveva chiesto che il russo non facesse parte del PSG. Purtroppo non tutto dipende da lui. Safonov ha un contratto lungo e non può essere rescisso", ha dichiarato Boyko a Fútbol 360.
Lontano dallo smorzare le polemiche, Zabarnyi ha confermato la sua posizione: "Devo interagire con lui a livello professionale, è così. Ma finché dura la guerra, appoggerò l'isolamento del calcio russo nel mondo", richiamando la linea adottata da FIFA e UEFA che, dal 2022, hanno escluso le selezioni russe dalle competizioni internazionali.
Safonov, dal canto suo, non ha mai mostrato dubbi sulla sua permanenza a Parigi: "Sono pronto a lottare per nuovi trofei e nuove opportunità con il PSG", dichiarava poche settimane fa. Ora la questione rischia di trasformarsi in una mina interna per Luis Enrique, costretto non solo a gestire la squadra in campo, ma anche a fare da mediatore in una tensione geopolitica che potrebbe incrinare l'armonia dello spogliatoio campione d'Europa.