Finale ad alta tensione all'Olimpico: rissa in campo, rossi e polemiche

Finale ad alta tensione tra Lazio e Milan nel primo incontro della 27esima giornata di Serie A. I rossoneri hanno steso una Lazio che ha terminato la gara con otto uomini sul terreno di gioco.
Il primo a beccarsi il rosso è stato Luca Pellegrini. Il terzino, ammonito in avvio di ripresa, ha rimediato il secondo giallo su una giocata che ha fatto discutere. Analizziamo cosa è successo.
Castellanos e Bennacer si sono scontrati a ridosso della metà campo e l'attaccante argentino ha avuto la peggio ed è rimasto a terra. L'arbitro non ha fischiato e il pallone è finito tra i piedi di Pellegrini che, con lo sguardo rivolto verso il compagno a terra, stava facendo sfilare il pallone in fallo laterale.
Pulisic, che non si era accorto che Castellanos aveva subito un colpo, ha proseguito la giocata e ha soffiato il pallone a Pellegrini nella linea del fallo laterale. Il terzino, superato dall'americano, è stato costretto a buttarlo giù platealmente e a beccarsi il secondo giallo.
Gli animi si sono scaldati e in pochi minuti prima Marusic, per proteste, e poi Guendouzi, per un fallo di reazione su Pulisic, si sono visti estrarre il rosso diretto dall'arbitro Di Bello. Al termine della gara è scoppiata una ressa in mezzo al campo e Romagnoli, ex capitano del Milan, ha gridato allo scandalo rivolgendosi alla curva.
A fine partita, il presidente biancoceleste Lotito è intervenuto ai microfoni di 'DAZN': "Quando il gioco assume questi connotati, servono altro organismo per fare determinate valutazioni. Manca l'affidabilità del sistema, quindi bisogna ricorrere a istituzioni terze che pongano fine a situazioni incresciose... Lo sport è merito e rispetto delle regole: oggi sono venute meno", ha tuonato il patron della Lazio.