Sampaoli è il nuovo allenatore del Siviglia. Il giorno dopo aver confermato il licenziamento di Lopetegui, il club andaluso ha annunciato in un comunicato ufficiale il ritorno dell'argentino, che trascorrerà il suo secondo mandato al Ramón Sánchez-Pizjuán. La sua precedente avventura risale alla campagna 2016-17.
Il coach arriva in trasferimento gratuito dopo aver lasciato l'Olympique Marsiglia, da cui è uscito bruscamente. Nonostante la qualificazione della squadra francese alla Champions League, le divergenze con la gestione del mercato dei trasferimenti da parte della dirigenza lo hanno spinto ad abbandonare il club.
La rottura marsigliese non è un segreto, dal momento che lui stesso l'ha commentato in un'intervista: "Avevo bisogno di professionisti il prima possibile per formare una rosa competitiva per l'Europa . Non mi è stato dato ciò che avevo richiesto. Sono arrivato a Marsiglia poco dopo che i tifossi avessero messo a ferro e fuoco il centro di allenamento. Ho preso in mano una squadra molto provata. Ci siamo qualificati per la Champions League giocando in un modo ben definito".
La cosa curiosa è che la situazione da lui descritta corrisponde al percorso di Julen Lopetegui in questa stagione. Non sono pochi i tifosi che capiscono che la colpa non è solo sua, ma anche della gestione sportiva di Monchi e della sua eventuale incapacità di mantenere il livello di uno spogliatoio che ha perso uomini chiave come Jules Koundé.
In effetti, l'addio dello spagnolo non è stato vissuto come una rottura, ci sono stati applausi e manifestazioni da parte dei sostenitori, nonostante la pesante sconfitta in contro il Borussia Dortmund. Il Siviglia si trova ora ad affrontare una stagione difficile, con la coda dell'occhio rivolta alla finestra di trasferimento invernale, dove ci saranno opzioni per rimediare all'impreparazione dell'estate.
Sampaoli dovrà rimboccarsi le maniche nel mese di ottobre. Di fronte al suo team ci sono prima l'Athletic Bilbao, attualmente sul podio con il bronzo del terzo posto, poi il ritorno con il Borussia, ma in Germania. I due match che aprono le porte alla nuova avventura del tecnico sono entrambi molto difficili da vincere, ma l'obiettivo è iniziare a lavorare sul morale della rosa, tramortita dalla 17esima posizione e dalla possibilità, ormai concreta, dell'esclusione dagli ottavi di Champions.