Dopo il Girona, che aveva fatto festa per il pareggio al Camp Nou, fa festa, grande, il Leganes. Tonfo clamoroso del Barcellona di Leo Messi, che perde in rimonta con una prestazione difensiva da incubo. Piquè horror e secondo stop consecutivo per la truppa di Valverde.
E dire che il Barcellona era anche partito bene, segnando con Coutinho. Un grandissimo goal quello del brasiliano, che servito da Messi al limite dell'area ha colpito di controbalzo battendo imparabilmente il portiere del Leganes. Da lì il solito possesso palla a livelli imbarazzanti, che non sempre però serve a portare a casa la vittoria.
E infatti il Leganes non rischia molto, quadrato e deciso a fare la storia. Se il primo tempo si conclude con un solo goal al passivo, se hai di fronte il Barcellona e non domina in lungo e in largo, con grinta e decisione puoi provarci, puoi sperarci. E chiuso il primo tempo, la squadra di Mauricio Pellegrino rientra con un sogno nel cuore.
Un sogno creato nel giro di un minuto, reso realtà da una difesa del Barcellona che definire impreparata sarebbe un eufemismo bello e buono. Contropiede orchestrato sulla sinistra, Pique in ritardo, Umtiti e Vermalen piazzati male e goal di testa di El Zhar.
Può andare peggio dopo il goal del Leganes al 52'? Certo, può arivare una rete al 53'. Pique stavolta peggiora, servendo Rodriguez al centro nel tentativo di liberare l'area. Botta su cui Ter Stegen non può nulla e Barcellona sotto allo Stadio Municipale Butarque.
Il Barcellona è sempre il Barcellona, ma la squadra di Valverde è attesa ora da un ciclo di fuoco che potrebbe risvegliarlo completamente o fargli passare un brutto periodo. Dopo il match in casa contro il Bilbao ci saranno le trasferte a casa Tottenham e Valencia, dunque Siviglia, Inter e Real Madrid. E se l'attacco macina, la difesa è un bel problema. Chi vivrà vedrà.