"Si dà più importanza a fermare un evento che a un genocidio"

L'attaccante del Celta, Borja Iglesias, ha preso posizione giovedì in difesa delle migliaia di persone che, durante la 'Vuelta a España', stanno protestando contro la presenza della squadra Israel Premier-Tech.
"Mi sorprende che diamo più importanza a fermare un evento sportivo che a un genocidio, per esempio. È qualcosa che non riesco bene a capire", ha dichiarato il centravanti galiziano.
L'ex giocatore del Betis ha sottolineato di avere "molto presente" ciò che accade nella Striscia di Gaza, spiegando di comprendere la rabbia dei manifestanti: "È qualcosa che riguarda la vita di tutti. Siamo molto consapevoli della situazione che stiamo vivendo. A volte bisogna fermarsi e rivendicare ciò che è obbligatorio: i diritti umani e il rispetto. Qualsiasi occasione è buona per provare a rendere questo mondo un posto migliore".
Nel corso della conferenza stampa, Borja Iglesias ha parlato anche del suo ritorno al Celta Vigo, confessando di aver vissuto momenti di incertezza durante l'estate: "Il mio desiderio è sempre stato quello di tornare qui, ma ci sono cose che spesso nemmeno i protagonisti possono gestire. Per questo ringrazio lo sforzo del Celta e del Betis affinché tutto andasse come volevo io".