Quella che si è appena chiusa è stata una buona Copa America per l’Argentina. La compagine albiceleste non è riuscita a vincere il torneo e si è piazzata al terzo posto recriminando per l’arbitraggio della semifinale con il Brasile, ma la cosa più importante è che ha mostrato enormi progressi rispetto a Russia 2018.
Proprio parlando dell’avventura agli ultimi Mondiali ai microfoni di Fox Sports, Paulo Dybala ha svelato come il suo rapporto con l’ex commissario tecnico Jorge Sampaoli, fossero tutt’altro che idilliaci.
“Ho parlato con lui quando venne a Torino prima dell’inizio dei Campionati del Mondo, l’ha fatto con tutti i giocatori, ma in Russia poi non ho avuto alcuna comunicazione con lui. Non è mai venuto da me, non mi ha mai detto nulla, di fatto con lui non ci sono più state discussioni”.
Il gioiello della Juventus considera inusuale il comportamento tenuto dall’ex ct: “E’ strano, siamo insieme in Russia, condividiamo il nostro tempo, ci incrociamo diverse volte e non ricevi mai un saluto. E’ raro che un allenatore non saluti un suo giocatore, non gli chieda come sta, come si sente. Le cose sono andate così e per me è stata la prima volta. Non è stato facile, io non mi avvicinavo perché non sapevo quale tipo di approccio ci sarebbe stato. C’era molta distanza”.
Per Dybala le cose sono cambiate con l’avvento di Scaloni sulla panchina dell’Argentina: “Ci siamo parlati prima della Copa America, mi ha detto che voleva che giocassi da 9 e così è stato. Mi ha sempre dato delle risposte nel modo giusto”.