Porto-Roma, il VAR punisce Florenzi: trattenuta su Fernando

Chi di VAR ferisce, di VAR ferisce. Siamo stati noi italiani a testare per primi la tecnologia applicata al calcio, introducendola in Serie A all'inizio dello scorso campionato. E ora a farne le spese è stata la Roma, eliminata dalla Champions League per un rigore concesso al Porto nei supplementari.
Protagonista in negativo Alessandro Florenzi, che al minuto 117, e con le due squadre mentalmente preparate alla lotteria dei calci di rigore stante il punteggio di 2-1 identico a quello dell'andata, ha commesso una colossale ingenuità: il terzino romano ha trattenuto Fernando a pochi passi dalla porta, inducendo l'arbitro Çakir a portarsi a bordo campo per controllare il replay.
Al rientro del fischietto turco sul terreno di gioco, è accaduto quel che molti immaginavano: braccio rivolto verso il dischetto e Porto beneficiato di un calcio di rigore. Dagli undici metri si è presentato Alex Telles, un passato all'Inter (2015/16), che ha spiazzato Olsen firmando il 3-1 della qualificazione.
Il replay non mente: la maglia di Fernando si allunga visibilmente sulla trattenuta di Florenzi. E non è di grande consolazione il fatto che il giocatore del Porto abbia visibilmente accentuato la caduta una volta avvertito il contatto del terzino.
Il bello è che, pochissimi minuti dopo la concessione del rigore al Porto, il match ha vissuto un altro episodio chiave: un probabile pestone in area di Marega su Zaniolo, che Çakir questa volta ha deciso di ignorare, rinunciando alla possibilità di portarsi a bordo campo per controllare il replay. E la Roma, a causa anche di questa differenza di valutazioni, ha detto addio alla Champions League.