Una delle note più liete della bella stagione che sta disputando la Roma di Fonseca è rapresentata dal portiere Pau Lopez, sbarcato nella capitale in estate dal Betis Siviglia per un'operazione complessiva da 30 milioni di euro.
Il portiere catalano classe '94 si sta destreggiando in maniera molto positiva nella sua prima stagione in Serie A, dove è diventato un caposaldo dell'undici giallorosso. Ieri sera Pau Lopez ha rilasciato un'intervista a 'Radio Onda Cero' in cui ha rivelato alcuni retroscena sulla trattativa che lo ha portato a Roma in estate.
"Ero felice a Siviglia, ma alle fine della stagione mi chiamò il mio procuratore parlandomi del forte interesse dei ‘giallorrossi’: loro si sono dimostrati molto decisi nel volermi e hanno provato a fare di tutto per convincermi. Per questo ho deciso di lasciare la Spagna, sapevo che si sarebbe rivelato un momento di crescita per la mia carriera. È vero che mi sono ridotto lo stipendio? Il Betis chiedeva molto di più di quanto avevano concordato in un primo momento, e alla fine la Roma e io abbiamo fatto uno sforzo per poter concludere al meglio la trattativa. Non sarò né il primo né l’ultimo che ha fatto questa cosa e che la farà in futuro. La Roma è un club molto importante e penso di aver fatto la cosa giusta”.
Il calcio italiano ha stupito Pau Lopez che, consapevole della nomea difensivista delle squadre italiane, non si aspettava di affrontare avversari in grado di giocare le partite a viso aperto.
“Il portiere in Italia è più protetto? Non è vero, sono rimasto stupito perche molte squadre nel calcio italiano hanno una buona fase offensiva. La maggior parte delle squadre con cui abbiamo giocato sono squadre che impostano l’azione dal basso, che provano a fare le giocate ed è difficile togliergli palla. Prima di arrivare pensavo che il calcio italiano fosse molto più difensivo e non è cosi”.
Con la Roma il portiere catalano non ha ancora affrontato la Juventus, ma seguendo anche le partite considera i campioni in carica come i favoriti per la vittoria finale a discapito dell'Inter. Le motivazioni addotte da Pau Lopez risiedono nei campioni che popolano la rosa dei bianconeri, compreso Cristiano Ronaldo che lui aveva già affrontato in Spagna.
"Si vede che il livello della Juve è un po’ sopra quello del resto delle altre squadre, hanno un plus rispetto alle avversarie. Quando la partita diventa complicata, alle fine viene sempre fuori uno dei loro campioni che la risolve, anche se non stanno giocando bene. Ronaldo forse non sta segnando come al Real Madrid, ma è ancora molto determinante".
Infine il portiere giallorosso ha voluto ringraziare l'ex CT della Spagna Robert Moreno che è stato il primo allenatore ad averlo fatto esordire con la 'Roja', regalandogli un traguardo che lo riempie di orgoglio.
"Con Robert Moreno abbiamo fatto una piccola chiacchierata nello spogliatoio, dopo la partita contro la Romania, gli ho detto che lo ringrazio per avermi fatto giocare con la maglia della nazionale, è stato molto importante per me”.