Lo Scudetto è un po' meno 'Vecino'

Il Napoli rimedia la prima sconfitta casalinga della stagione e la seconda in campionato, dopo essere caduto a San Siro contro l'Inter. La Lazio di Maurizio Sarri ferma l'armata azzurra con una prodezza di Matias Vecino.
L'Aquila sbanca il Maradona e buca i palloncini di un Napoli che può comunque dormire sonni tranquilli, forte dei diciassette punti di vantaggio sulla seconda, la Lazio. In virtù dei tre punti conquistati in terra partenopea, infatti, la formazione biancoceleste ha scavalcato Milan e Inter e si è seduta sul secondo gradino del podio.
Il big match del venerdì sera si è aperto con un miracolo sulla linea di Giovanni Di Lorenzo su un colpo di testa di Matias Vecino da distanza ravvicinata dopo soli cinque minuti di gioco. Il Napoli mantiene il possesso palla, mentre la Lazio si impegna ad erigere una muraglia impenetrabile per non far passare il temibilissimo duo Kvaratskhelia-Osimhen.
Al 67', i biancocelesti trovano il guizzo che decide la partita. Kvaratskhelia spazza un pallone giunto nei pressi dell'area di rigore e Vecino, dai venticinque metri e di controbalzo, infilza Alex Meret con una vera e propria prodezza.
Il Napoli si riversa in avanti negli ultimi minuti e colpisce una traversa con un'incornata di Victor Osimhen, seguita da una botta a colpo sicuro di Kim Minjae che viene disinnescata da un miracolo di Provedel.
La squadra partenopea non riesce a riacciuffare i biancocelesti e rimedia la prima sconfitta casalinga in campionato. Un ko che non intacca minimamente il primato in classifica ma che rimette gli azzurri con i piedi per terra. La Lazio, seconda, conquista tre punti pesantissimi in chiave Champions League.