La Lazio non sbaglia un colpo: 2-0 al Bologna e primo posto in solitaria in campionato a 20 anni dall'ultima volta, da quel 14 maggio 2000 che sancì la conquista del secondo Scudetto della storia biancoceleste.
Vittoria odierna messa in cassaforte dalle reti di Luis Alberto e Correa in un primo tempo dominato e utile per rifiatare un po' nella ripresa, quando gli ospiti hanno spinto senza trovare il goal che avrebbe riaperto tutto.
Intervistato da 'Sky Sport', il 'Tucu' ha commentato l'attuale momento d'oro della Lazio, supportata dal tifo passionale di 40mila persone presenti all'Olimpico.
"E' una giornata emozionante, la gente è entusiasta di stare con noi. Si sentono solo applausi, vogliamo continuare così".
Guai però a parlare di Scudetto: la strada verso la gloria è ancora lunga e ripida.
"Ancora non possiamo parlare di Scudetto. La nostra forza è pensare partita per partita. Penso che se pensiamo ad altro facciamo una cagata".
Il segreto di questa Lazio è l'unione del gruppo che sta ottenendo risultati straordinari nonostante i pronostici iniziali dicessero altro.
"Sono stato fermo quasi due mesi, ora per fortuna mi sento bene. Ho abbracciato Caicedo che per me è come un fratello, così come Ciro (Immobile, ndr). Giochiamo l'uno per l'altro, come una famiglia".