Un sogno che sembra non finire mai, una prestazione che non smette di sorprendere, una costanza che spaventa ogni avversario, un risultato incredibile in ogni partita.
È questo lo strapotente Napoli che Luciano Spalletti ha costruito con duro lavoro ed infinita pazienza, trasformando ogni componente della squadra in un robot.
Le "macchine perfette" controllate dall'allenatore con un telecomando dalla panchina hanno dato vita alla centesima performance impeccabile, mietendo un'altra vittima.
Stavolta è toccato al Torino essere bombardato dall'esercito partenopeo, che è giunto al Grande Olimpico armato fino ai denti, o meglio, fino alla punta dei piedi.
Le scelte tecniche del mister azzurro non cambiano e riconfermano la titolarità dei soliti, nonostante l'estrema difficoltà del calendario di aprile, in cui ci saranno anche gli appuntamenti di Champions League.
I 'gemelli del gol' non si smentiscono
Il club campano ha dominato sin da subito l'incontro con i Granata, le cui marcature sono state aperte al 9' dall'irrefrenabile Victor Osimhen, che si è portato ancora una volta sulle nuvole.
Il nigeriano ha incornato con decisione per infilare in rete il pallone del primo gol, servito da un altro fedele e chirurgico soldato della legione del Sud, il polacco Piotr Zielinski.
Sono bastati ventisei minuti al Napoli per firmare il raddoppio ed andare negli spogliatoi in una condizione di relativa sicurezza sull'esito della partita in trasferta.
Khvicha Kvaratskhelia è stato atterrato in area da Linetty, arresosi di fronte alle stupefacenti abilità nel dribbling della perla georgiana con lo spaventoso numero 77.
L'arbitro ha quindi concesso un calcio di rigore alla formazione partenopea, portata sul 2-0 dalla fredda esecuzione del "re della Colchide", che ha sentenziato Milinkovic-Savic dal dischetto.
Il regalo ai papà
Nel secondo tempo, proprio quando il Torino ha provato a dare segni di vita per tentare di riportare il marcatore in equilibrio, il gigante centrafricano ha emesso il verdetto definitivo.
Servito dal difensore uruguaiano che sta guadagnando poco a poco la fiducia di Spalletti, Mathias Olivera, l'attaccante mascherato ha messo i razzi sotto i piedi ed ha fatto capitolare l'estremo difensore avversario in porta insieme al pallone.
A metterci la ciliegina sulla torta per celebrare la sua prima festa del papà ci ha pensato Ndombele - diventato genitore poche settimane fa - che si è dimostrato capace di fare la differenza, anche con i pochi minuti che gli vengono concessi.
Il francese si è trovato la sfera tra i piedi all'interno dell'area e non si è fatto sfuggire la preziosa occasione di gonfiare la rete ai piedi della moltitudine di napoletani presenti in curva.
Con l'ennesimo successo in campionato, il Napoli si riconferma primo in classifica, momentaneamente con 21 lunghezze di vantaggio sull'Inter, che si contenderà i tre punti con la Juventus.
Dall'altro lato, il Torino di Juric continua a sognare un piazzamento nelle coppe europee della prossima stagione, ma con i 7 punti di differenza dall'Atalanta il discorso inizia a complicarsi.