L'enigma di Lautaro: due anni nel labirinto bianconero senza chiave

Il ritorno del campionato dopo la sosta internazionale non poteva avere palcoscenico migliore: il Derby d'Italia tra Inter e Juventus, una delle sfide più attese e cariche di significato dell'intera stagione.
Un duello imperdibile per i tifosi, ma soprattutto per i protagonisti in campo. Tra questi, spicca il capitano nerazzurro Lautaro Martínez, deciso a spezzare l'incantesimo che lo vede troppo spesso in difficoltà contro i bianconeri.
I numeri parlano chiaro: il Toro ha messo a segno appena quattro gol in venti partite giocate contro la Juventus, con una media di 0,2 a gara. Peggio ha fatto solo contro la Roma, con due reti in 14 incroci (0,14 di media).
Il confronto con le altre big italiane restituisce invece un quadro diverso: cinque gol in 17 partite contro il Napoli (0,29), sei in 13 contro la Lazio (0,45), fino ai nove centri in 20 sfide al Milan, la sua vittima preferita (0,45).
Ma contro la Juventus, i suoi numeri si abbassano ulteriormente se si escludono i rigori: un gol ogni dieci partite. Non solo: la Juve è anche l'avversaria che gli ha inflitto più sconfitte (otto, pari al 40% degli incroci) e contro cui ha raccolto meno vittorie (sei, il 30%).
A rendere ancora più pesante il bilancio c'è il lungo digiuno: Lautaro non segna ai bianconeri da quasi due anni. L'ultima rete risale al 26 novembre 2023 all'Allianz Stadium, un gol che valse il pareggio dopo il vantaggio iniziale di Vlahović. Da allora, tre Derby d'Italia consecutivi senza esultanza.
Ora, al ritorno nel tempio bianconero per il primo confronto stagionale, il capitano dell'Inter ha davanti a sé l'occasione per riscrivere la sua storia: trovare finalmente la chiave per uscire dal labirinto juventino e guidare i nerazzurri verso un successo che avrebbe il peso di una liberazione.