L'addio di Luis Suárez al Barcellona è stato tumultuoso. Le divergenze con Koeman e la delicata situazione finanziaria del club hanno portato l'uruguaiano a fare le valigie verso la capitale spagnola.
L'attaccante, che affronterà la sua ex squadra nella prossima giornata di Liga, è tornato sul tormentato addio al Barcellona nel corso dell'intervista rilasciata a 'Sport'.
Suarez ha motivato la sua partenza come una "miscela" di responsabilità tra Koeman e Bartomeu. Parlando dell'olandese, l'attaccante ha detto di provare "disprezzo" nei suoi confronti per essere stato trattato "come un 15enne". Per quanto riguarda Bartomeu, si è rammaricato del fatto che avesse "fatto trapelare che Suarez fosse un male per lo spogliatoio".
L'attaccante ha commentato i rumors che vogliono Xavi vicino al ritorno al Barça da allenatore: "Da tifoso, non credo che ora sia il momento di prendere in mano le redini della squadra. È intelligente e conosce le difficoltà del club. Deve aspettare il momento giusto", ha proseguito.
L'attaccante uruguaiano ritiene che in questo momento il Barcellona stia vivendo "una guerra interna che sta danneggiando i giocatori", riferendosi al conflitto tra Koeman e Laporta.