Il conflitto tra Russia e Ucraina tiene il mondo con il fiato sospeso. Paulo Fonseca, bloccato nella capitale ucraina insieme alla sua famiglia, ha raccontato come ha vissuto le ultime ore in alcune dichiarazioni concesse a 'Jornal de Noticias'.
"Mi sono svegliato alle cinque del mattino con cinque esplosioni di fila. Avevo un volo in programma per oggi, ma è impossibile lasciare il paese perché gli aeroporti sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso", ha spiegato l'allenatore lusitano.
"Non è possibile nemmeno partire via terra perché le strade sono completamente bloccate. È impossibile spostarsi con così tante macchine in circolazione. Le code sono incredibili, i supermercati sono stati presi d’assalto e non è rimasto molto. La benzina, ad esempio, è terminata", ha aggiunto l'ex Roma.
"Non ci resta che pregare che non cada un’altra bomba su di noi. Sinceramente non so come uscirò da qui. È il giorno peggiore della mia vita", ha concluso Paulo Fonseca.
Successivamente, sul suo profilo Instagram, ci ha tenuto a ringraziare i tifosi per i tanti messaggi ricevuti nelle ultime ore.