Neanche il tempo di godersi la Premier League, vinto dopo una lunghissima annata testa a testa con il Liverpool, che il New York Times lancia la clamorosa notizia. Il Manchester City rischia non solo il blocco del calciomercato in entrata, ma anche un anno di esclusione dalla Champions League.
Il prestigioso quotidiano statunitense, infatti, evidenzia come il Manchester City sia accusato di aver aggirato le regole del Fair Play finanziario grazie a divere società in paradisi fiscali come le Cayman. La questione era venuta a luce grazie a Football Leaks e risale ad eventi del 2014.
Cinque anni fa il Manchester City avrebbe aggirato il Fair Play finanziario gonfiando le entrate dei contratti di sponsorizzazione, così da evitare l'esclusione dalle coppe che stavolta potrebbe essere veramente realtà, secondo quanto riporta il 'New York Times'.
Circa 70 milioni di euro sarebbero stati versati al Manchester City direttamente dai proprietari, ovvero dall'Abu Dhabi United Group che fa capo a Mansour. La cifra sarebbe stata dichiarata come sponsor e inserita a bilancio.
"Il Manchester City sta cooperando all'inchiesta. Così facendo, il club dipende tanto dall'indipendenza quanto dell'impegno del CFCB IC con il processo, e nell'impegno della UEFA del 7 marzo", ha esordito il club nel comunicato.
"Il processo è stato tergiversato da individui che vogliono danneggiare la reputazione del club e dei suoi interessi commerciali. O entrambie", ha smentito il City.
"I conti pubblicati del Manchester City sono completi... L'accusa di irregolarità finanziarie è totalmente falsa e si sta fornendo una prova completa al CFCB IC", ha aggiunto.
14 maggio 2019
Secondo il giornale statunitense, gli investigatori, riunitisi due settimane fa per trarre le conclusioni, potrebbero depositare la richiesta di esclusione dalle coppa alla camera giudicante dell'UEFA. Non solo dunque un blocco del calciomercato, ma anche la possibilità di saltare la prossima Champions League, alla quale il City si è ovviamente qualificato in virtù del titolo vinto in Premier.
Già a inizio anno il Manchester City aveva respinto le accuse con un comunicato in cui professava la propria innocenza, ma il rischio che la richiesta di esclusione dalla Champions League per l'anno prossimo venga depositata entro il fine settimana è comunque alto.
Il precedente pericoloso per gli inglesi è quello del Galatasaray nel 2016, escluso dalle competizioni europee proprio per essere passato sopra alle regole del fair play finanziario.