José Mourinho ci credeva in questa partita, ma si sbagliava. La Roma era a caccia di punti per potersi tranquillizzare rispetto al passaggio del turno in Europa League ed ora ha peggiorato la sua situazione. I giallorossi sono stati abilmente contenuti dal Real Betis, che ha giocato anche meglio dei padroni di casa, passati in vantaggio solo per un rigore.
Durante la partita, i biancoverdi sono stati complessivamente più efficaci, sia possesso che nei tiri in porta e, senza dubbo, per i duri falli commessi. Tuttavia, la Roma ha saputo rispondere decentemente, sfruttando le poche occasioni che le si sono presentate, almeno fino alla zona Cesarini, momento in cui Henrique ha insaccato la rete del 1-2.
Nei primi 13 minuti, i sevigliani hanno sfiorato il vantaggio per due volte consecutive. Prima sul tiro di Canales, che è stata una bomba a giro di sinistro notevole, parata in modo spettacolare da Rui Patricio. Poi c'è stato il palo di Fekir, che ha fatto tremare l'Olimpico intero, perché sembrava dentro.
In realtà, nella prima metà, non si sono verificate azioni pericolose o degne di nota dei romani, che hanno cercato di costruire, ma sono stati fermati con costanza dalla difesa andalusa. Tutto è cambiato quando, sul corner assegnato ai "Lupi" al 35º, Ruibal ha toccato con il gomito.
Controllo al VAR dell'arbitro e rigore concesso, senza troppe riserve, ai giallorossi. Decisione giusta, dato che il tocco era evidente e nessun direttore di gara vorrebbe attraversare il vortice di polemiche in cui si trova Slavko Vincic per la svista su Dumfries in Inter-Barcellona.
La "Joya" si prepara dal dischetto e fredda il protiere. Tiro perfetto: potenza e precisione spediscono la sfera sul lato sinistro, al limite dello specchio. L'Olimpico trema anche stavolta, ma sono i salti dei tifosi a farlo ondeggiare.
October 6, 2022
UNA "JOYA" AMARA PER I GLADIATORI DI ROMA
L'esultanza lascia il tempo che trova, perché bastano poco più di 300 secondi agli ospiti spagnoli per mettere a segno il pareggio, dimostrando che non hanno intenzione di rendere le cose facili ai romani.
Luiz Henrique si muove con destrezza tra gli avversari, mantiene palla con grande abilità e poi la serve rasoterra a Rodriguez, che sta arrivando in corsa. Il centrocampista calcia da 25 metri di prima e forse senza prendere la mira, ma gli viene fuori un siluro, probabilmente impossibile da parare per l'ultimo uomo di Mourinho. La palla si infila in rete, nonostante il tuffo magistrale del portoghese. Non è colpa sua, ma merito del numero 5 del Betis.
Prima che l'arbitro mandi tutti negli spogliatoi, la Roma porta a termine la sua azione più pericolosa del match: nel rettangolo di Bravo, Zaniolo colpisce da sotto e manda il pallone contro la traversa; arriva Dybala sul rimpallo e calcia come un fuoriclasse deve saper fare per competere in Europa. Ancora una volta, sembra dentro, ma il portiere avversario ci mette il guanto e riesce a salvare il pareggio appena guadagnato, anche se di un soffio.
Fischio dell'arbitro e momento di pausa. Si torna in campo quindici minuti dopo.
October 6, 2022
I sevigliani rientrano sul prato verde con più grinta dei padroni di casa, che danno la sensazione di essere troppo rilassati e, non di rado, disattenti sulle incursioni degli avversari.
Al 52', Cristante si divora la possibilità di ritrovare il vantaggio, quando spara la palla sui guanti di Bravo, trovandosi a soli due metri dalla porta. Se avesse colpito leggermente in diagonale, sarebbe stato impossibile fermare la sfera. Però, bisogna anche riconoscere gli incredibili riflessi del portiere cileno.
Ad ogni modo, la seconda frazione non registra molti momenti spettacolari ed entrambe le squadre finiscono spesso per vedere le loro edificazioni infrangersi a centrocampo, o contro l'ultima linea difensiva, tanto dell'una, quanto dell'altra parte.
In una delle azioni, la Roma commette l'errore di scoprirsi troppo, sbilanciandosi in avanti alla ricerca del gol. Viene punita duramente e forse anche giustamente, perché più volte il Betis aveva mostrato più carattere nelle azioni decisive.
Il 22enne Rodri arriva dalla fascia, imbecca il pallone al compagno che vede al centro dell'area, il temibile Luiz Henrique. Il brasiliano si eleva come avesse le ali, superando di gran lunga Spinazzola, che lo guarda dal basso. Incorna di testa e sentenzia Rui Patricio al minuto 89, provocando profonda delusione per i tifosi dell'Olimpico.
Il girone di andata finisce in questo modo: Mourinho è terzo ed un'unica vittoria a favore; il Betis è capolista indiscusso con 9 punti su 9 e, in mezzo fra i due, ci sono i bulgari del Ludogorets, che stasera hanno pareggiato, lasciando aperto uno spiraglio alla Roma, nel caso in cui quest'ultima riuscisse a far meglio nelle tre partite di ritorno.
October 6, 2022