Dopo la vittoria del campionato europeo, Emerson Palmieri ha scelto di partire in prestito oneroso in Ligue 1 per vestire la maglia del Lione. Il terzino ha raccontato la sua scelta nel corso di un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'.
Roberto Mancini ha avuto un ruolo cruciale nella decisione del terzino di cambiare aria: "Dopo l’Europeo volevo giocare con continuità, sentirmi importante. Al Chelsea avevo poco spazio e Mancini mi ha detto che ai miei livelli si deve stare sempre in campo".
"Ho parlato con Spalletti e dato il mio accordo al Napoli. Non so perché non si è fatto. Il Lione mi ha presentato un bel progetto e in due o tre giorni ho deciso. Credo di aver fatto un’altra scelta giusta. C’è un gruppo giovane e unito. E i brasiliani Paquetà, Guimaraes, Mendes, Henrique, mi hanno aiutato ad ambientarmi subito", ha spiegato.
Mourinho alla Roma è stata una sorpresa: "Mi ha sorpreso, ma è il matrimonio giusto. Per allenare la Roma serve personalità, grinta anche per il rapporto con i tifosi. Mourinho è un vincente. Con lui la Roma deve puntare allo scudetto".
Il giocatore che l'ha impressionato maggiormente è Hazard: "Contro Messi, un mio idolo, ci ho giocato solo domenica. Troppo poco per dirlo. Finora il più forte è stato De Bruyne. Tra i colleghi, dico Hazard. Con Sarri al Chelsea faceva cose incredibili pure in allenamento. Mai visto uno così".