Gli sforzi del gigante tedesco non contano abbastanza

La Germania ha avuto un pessimo inizio del Mondiale. Nella partita di debutto, i tedeschi si sono fatti rimontare dal Giappone, dopo essere passati in vantaggio, finendo per perdere la sfida.
Poi, nel secondo match, in cui hanno condiviso il campo con la Spagna, hanno potuto ottenere un punto, pareggiando in extremis. Se avessero riportato due sconfitte consecutive, sarebbero probabilmente stati esclusi.
Tuttavia, non bisogna mai sottovalutare la superpotenza germanica, che sin dai primi istanti si è imposta contro il Costa Rica. Anche se, questa volta i teutonici hanno fatto male i conti.
Il primo tempo è sembrato una promessa tutta a favore della formazione di Hans Flick, che ha dominato in tutte le zone del campo. In particolare, Reum si è reso padrone della fascia destra.
Non a caso, è suo l'assit che è servito a Gnabry per aprire le marcature. L'attaccante del Bayern ha agganciato con uno stacco di testa in diagonale che si è infilato direttamente nell'angolino basso.
Al rientro dagli spogliatoi, la situazione è iniziata a cambiare, dando agli spettatori la sensazione che si stesse per ripetere ciò che era già successo pochi giorni prima con la squadra nipponica.
La "Sele" ha ribaltato completamente il risultato nel giro di circa dodici minuti, infilando il pallone in rete per due volte consecutive, mettendo il risultato sull'1-2 e mandando a monte tutto il lavoro degli avversari.
Prima ci ha pensato Tejeda, che ha rapacemente raccolto un rimpallo ed ha infilzato Neuer da breve distanza, dopo che il portiere non è riuscito a mettere in sicurezza un tiro precedente.
Successivamente, è stata la volta di Vargas, che nella mischia all'interno del rettangolo teutonico, è riuscito a toccare la sfera con la punta del piede, cogliendo il portiere avversario di sorpresa.
Gli sforzi dei costaricani non sono bastati, perché la Germania è riuscita a recuperare prima del triplice fischio, con Havertz che ha firmato una doppietta insaccata nel corso di soli dieci giri di orologio.
I ragazzi di Flick hanno fatto il loro dovere, con Fullkrug che voluto chiudere in bellezza superando Keylor Navas all'89', sull'assist servitogli da Gnabry a pochi metri dalla porta dell'estemo difensore del PSG.
Infatti, il problema non è stata la prestazione dei tedeschi, ma la "debacle" spagnola di fronte ai giapponesi, rivelazione di questo mondiale. Dopo essere passata in vantaggio, la "Roja" è caduta sotto i colpi degli nipponici, provocando in automatico l'eliminazione della Die "Mannschaft".
Il Girone E si chiude quindi con i "Samurai Blu" al primo posto, ovvero il risultato più inaspettato. Subito dietro, si piazza la formazione di Luis Enrique, che era sicura di sigillare la testa del tabellone.
A questo punto, con i germanici fuori dai giochi, gli ottavi di finale prevedono l'incrocio tra Spagna e Marocco, mentre dall'altro lato si daranno battagglia Giappone e Croazia, ovvero i rispettivi promossi dei gruppi E ed F.