Spalletti indica la strada della risalita: "Inter, Nainggolan e Perisic da recuperare"

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L'entraîneur de l'Inter Milan Luciano Spalletti lors du match face au Chievo Vérone le 23 décembre 2018

Spalletti su Inter-Lazio: "Partita equilibrata, noi un po' impacciati. Nainggolan e Perisic sono giocatori da recuperare".

Delusione in casa Inter. La sconfitta ai rigori contro la Lazio costringe la compagine nerazzurra a dire addio alla Coppa Italia, che dopo l'eliminazione dalla Champions League era diventato uno degli obiettivi stagionali.

Ai microfoni di Rai Sport il tecnico Luciano Spalletti ha commentato quanto accaduto in quel di San Siro, lamentando una scarsa lucidità da parte della sua squadra nell'impostare l'azione.

"All'inizio siamo stati impacciati, ma quando la partita è entrata nel vivo siamo stati dentro il match fino all'ultimo. Prima siamo stati un po' troppo frenetici, quando giochi contro la Lazio andare subito tutti all'attacco non è una cosa positiva, ma c'era una richiesta in tal senso sin da subito. Non commentiamo le situazioni degli arbitri, parliamo dello sviluppo della partita. Ci è mancata lucidità nel far girare la palla. Se Candreva e Lautaro l'avessero buttata dentro le cose sarebbero andate diversamente, ma è stato equilibrio totale perchè le occasioni le hanno avute anche loro".

Adesso c'è da pensare al campionato ed all'Europa League, dove ci vorrà necessariamente l'apporto di Nainggolan, apparso ancora sottotono, e Perisic, da recuperare dal punto di vista mentale dopo le voci di mercato che lo hanno riguardato.

"Nainggolan e Perisic? Bisogna recuperare anche Radja, che a causa dei tanti infortuni non si è allenato con continuità. Per quanto riguarda Ivan adesso bisogna riordinare i ruoli e gli obblighi che un professionista ha. Già da ieri era tutta un'altra storia. Non so se si è fatto bene o male a fare uscire che aveva chiesto di andare via, ma sono cose che succedono. Gli è stata fatta una proposta importante, il giocatore aveva detto che era disponibile ma poi si è reso conto che non era così. Ma il discorso di averlo detto, ripeto, ha creato molta tensione intorno. Si comincierà ad allenare nuovamente ed appena sarà a posto con la testa lo faremo giocare. A questo livello conta la testa più dei muscoli, per grandi risultati è sempre una questione di tensione, di testa".

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