"Quello che dice Diakhaby è falso, se fa nomi e cognomi, smetto di giocare"

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Juan Cala si presenta in conferenza. CadizTV

Juan Cala si è presentato in conferenza stampa per raccontare la sua versione dei fatti riguardo quanto accaduto nel corso di Cadice-Valencia, in cui avrebbe pronunciato insulti razzisti a Diakhaby.

Juan Cala nega le accuse di razzismo mosse da Diakhaby nel corso del polemico incontro di Liga tra Cadice e Valencia. 

"Non ho mai detto 'sei un n**ro di me**a", ha esordito Juan Cala, contraddicendo quanto denunciato dal calciatore del Valencia Diakhaby.

Al contrario, il centrale sostiene di aver pronunciato le seguenti parole: "lasciami in pace", al termine della discussione con l'avversario.

"Quello che dice Diakhaby è falso. Se fa nomi e cognomi, lascio il calcio. Un paio di giorni fa ho subito un linciaggio mediatico", ha proseguito il difensore.

Il 31enne ha minacciato azioni legali contro il Valencia: "Dopo aver visto il video realizzato ieri dal presidente del Valencia e dai suoi giocatori, spero solo che il presidente vada in tribunale a denunciarmi. Perché altrimenti lo farò io. Lo denuncerò".

"Ci sono due vittime qui. Uno che viene accusato e l'altro che si considera una vittima. Non so perché Diakhaby si stia comportando in questo modo, ma io non detto quelle cose", ha continuato.

"Ci sono 20 telecamere, tanti giocatori e lo staff arbitrale. Nessuno l'ha sentito. Mi hanno accusato di qualcosa che non sono. Sono in stato di shock. Ho giocato in quattro campionati diversi, ho 12 anni di carriera. Non devo dimostrare nulla", ha concluso.

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