'Il PSG aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen'
Aurelio De Laurentiis svela i retroscena della cessione di Kvaratskhelia al PSG, tra minacce di svincolo e trattative complesse con il suo procuratore.
Aurelio De Laurentiis svela i retroscena della cessione di Kvaratskhelia al PSG, tra minacce di svincolo e trattative complesse con il suo procuratore.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, in una lunga intervista a 'Il Corriere dello Sport' ha svelato i retroscena della rottura con l'entourage di Khvicha Kvaratskhelia, che ha portato alla cessione del georgiano al PSG lo scorso gennaio.
"Ho dovuto cedere Kvaratskhelia, perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all'articolo 17 (la possibilità per un calciatore di svincolarsi unilateralmente dal contratto previo pagamento di un indennizzo)", ha spiegato il presidente azzurro.
Il Napoli aveva provato a blindarlo con un nuovo contratto: "Dopo la prima, formidabile stagione del georgiano ci siamo subito preoccupati di negoziare un rinnovo, migliorando il suo stipendio e arrivando a offrirgli una cifra molto importante. Era ovvio che un compenso così limitato avrebbe attirato mezzo mondo pronto a fargli ponti d'oro".
Ma l'entourage aveva altri piani: "Il suo procuratore, Mamuka Jugeli, voleva per sé un'altissima commissione e per Kvara uno stipendio a doppia cifra. Alla fine del secondo anno siamo andati a Düsseldorf, io con Manna e Chiavelli, per risolvere la questione. Ma Jugeli ha continuato a prendere tempo, sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi mai arrivati. Una bugia, facile da smentire".
Infine, il rammarico di De Laurentiis: "Avrei dovuto venderlo allora: il PSG aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen. Ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita".