"Dissi a CR7 che era il più forte, non volevo vederlo piangere"

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Bernardeschi racconta il rapporto con Ronaldo. Goal

Federico Bernardeschi spiega la sua crescita: "Devo tanto a Paulo Sousa. Insieme a Ronaldo in allenamento? Meglio stare con Chiellini".

Federico Bernardeschi spiega la sua crescita in una lunga intervista concessa a 'Tuttosport': "Mi ha aiutato tanto Paulo Sousa alla Fiorentina. Mi disse “Hai delle doti importanti: investi su te stesso”. Lì mi si accese una lampadina e ho pensato: proviamoci", racconta Bernardeschi.

Bernardeschi poi racconta l'impatto di Cristiano Ronaldo sullo spogliatoio bianconero: "Ho sempre preferito lui a Messi. È un ragazzo umile e con una straordinaria positività che trasmette a tutto l’ambiente. Ricordo la finale dell’Europeo in cui dovette uscire per infortunio a metà primo tempo: in panchina faceva l’allenatore aggiunto.

Il fatto che uno che ha vinto cinque Palloni d’Oro, cinque Champions e tutto il resto si metta a piangere perché è stato espulso la dice lunga sulla sua passione.

Sono andato a dirgli di stare tranquillo, che è il più forte del mondo, perché non volevo vederlo piangere. Avere vicino Ronaldo è un esempio per un ragazzo giovane. E’ come cavalcare l’onda, ha me ha aiutato e sta aiutando". 

Bernardeschi però non ha dubbi su chi scegliere come compagno di squadra in allenamento: "Se vogliamo tutti Cristiano? No, semmai Chiellini è meglio averlo con sé... Ogni giorno quando vai al campo sai che devi essere concentrato al massimo, sennò la palla non la strusci mai e questo alza l’asticella sempre di più".

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