"Dopo Italia-Svezia non ho più giocato"

BeSoccer 5 añnni fa 36
Il rimpianto di Gabbiadini. Goal

Manolo Gabbiadini non soddisfatto della sua esperienza al Southampton: "Non so perché non gioco, Italia-Svezia non mi ha aiutato".

Qualche anno fa Manolo Gabbiadini venne considerato come uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano: l'approdo al Napoli non fece altro che confermare tale sensazione, irrimediabilmente spezzata da un minutaggio troppo basso.

Con Sarri in panchina le chances a disposizione furono davvero poche, situazione che nel gennaio 2017 lo spinse ad accettare la corte del Southampton, dove però le cose non sembrano essere affatto cambiate.

L'unica soddisfazione risale al goal salvezza realizzato contro lo Swansea e alla finale - persa - in finale di League Cup col Manchester United, in cui realizzò una doppietta: quest'anno ancora nessuna presenza da titolare in Premier League e tanta panchina.

Intervistato in esclusiva da 'La Gazzetta dello Sport', Gabbiadini ha additato l'inizio di questo periodo buio con l'opaca prova offerta in Italia-Svezia, dove venne schierato titolare: "Fui sorpreso quando Ventura mi disse che sarei stato titolare. Nello spogliatoio vedevo la tensione sui volti dei compagni. Io ero motivato, San Siro pieno fu un'emozione incredibile. Ho letto e sentito tante cose. Dico solo che avremmo potuto vincere con la difesa a tre o a quattro, con Insigne o senza. C'era un'atmosfera negativa già dopo l'andata, quando perdemmo e prendemmo anche tante botte. Mi dà fastidio che si voglia addossare la colpa a qualcuno: abbiamo perso tutti".

Da allora solo batoste a livello personale: "Non so perché non gioco. La mia situazione è cambiata quando Puel fu esonerato e al suo posto arrivò Pellegrino. Tornai dalla partita con la Svezia e mi mise in panchina perché - parole sue - mi vedeva triste. Una scusa, ovviamente. Ma poi con Hughes la situazione non è cambiata. Non sono mai andato a chiedere spiegazioni, tanto avrei avuto risposte scontate. Continuo ad allenarmi e quando serve io ci sono. Come a Swansea: entrai nel finale e segnai il gol della salvezza".

In Premier ritroverà Maurizio Sarri da avversario: "Gli stringerò la mano, certo. Non ho nulla contro di lui. Non mi piaceva solo la scarsa considerazione che aveva delle riserve, ma sul campo è davvero eccezionale. Non ho rancori verso nessuno, scelsi io di lasciare Napoli vista la situazione. Con il presidente ho sempre avuto un ottimo rapporto".

Menzionati nella notizia