Di Maria riapre le porte d'Europa e rende i tifosi "Allegri"

Vittorio Franchi 1 anno fa 106
La Juventus vince contro il Maccabi Haifa. EFE

La Juventus, per la terza giornata di Champions League, ha ospitato il Maccabi Haifa presso l'Allianz Stadium di Torino. La formazione di casa ha vinto imponendosi per 2-0 sugli ospiti, rimettendosi in carreggiata per la scalata internazionale.

Dopo aver collezionato due sconfitte, rispettivamente nelle serate con PSG e Benfica, che hanno reso molto complesso il percorso europeo dei bianconeri, la Juventus si è ripresa contro gli sfavoriti del gruppo, gli israeliani del Maccabi Haifa.

Il team di Allegri ha relativamente controllato la partita, anche se nella seconda metà gli ospiti hanno fatto tremare la "Vecchia Signora" più volte.

Ad ogni modo, i bianconeri hanno avuto bisogno di alcuni minuti per macinare e prendere la mira verso lo specchio, che è stato poi trovato nella prima metà per il conseguimento del vantaggio.

Di Maria è stato artefice di un'apprezzabile quantità di bolidi che hanno preoccupato gli ospiti, ma sono finiti tutti oltre la linea di fondo, non riuscendo a cambiare il punteggio del match.

Al 24', il capitano Chery ha provato a piazzare un missile dalla distanza, ma era evidentemente troppo lontano e il tiro si è rivelato innocuo per il polacco tra i pali di Torino.

Al minuto 35, l'argentino ex Real Madrid, ha imbeccato un ottimo pallone per Rabiot, che con potenza ha insaccato sotto la traversa, inaugurando l'elenco dei marcatori.

Alla fine della prima frazione, i giocatori sono rientrati negli spogliatoi e, quelli con la maglia bianconera, con la necessità di confermare il risultato.

Non ci hanno messo troppo a farlo, dopo che le due squadre si sono ridistribuite in campo. Al 51º minuto, il serbo Vlahovic si è mosso molto bene sulla linea tracciata dalla difesa avversaria, cosí ha potuto ricevere un assist, il secondo firmato Di Maria, e avvicinarsi al portiere in tutta calma. Cohen era fuori dai pali e l'attaccante bianconero lo ha freddato con un tiro nell'angolino basso a destra.

Dopo il raddoppio degli avversari, il Maccabi Haifa ha deciso di svegliarsi, ed ha iniziato a creare opportunità velenosissime per la formazione di casa, soprattutto a causa delle voragini difensive aperte dalla Juventus.

Nonostante ciò, Vlahovic ha dimostrato di nuovo un'ottima visione di gioco, mantenendosi sulla linea della difesa e scattando all'ultimo secondo per raccogliere la palla del 3-0. Stavolta, però, è partito con un secondo d'anticipo, e si è visto annullare la trasformazione a causa di fuorigioco.

Dieci minuti dopo, l'undici allenato da Barak Bakhar, è riuscito a trovare il primo gol del possibile recupero, in seguito ad un erroraccio di Szczesny, che si è lanciato a terra fuori dall'area completamente fuortiempo, permettendo a David di superarlo con facilità per andare infilare la palla nella porta non protetta.

Eppure, proprio quando il sogno del 2-2 si stava facendo realtà, ci ha pensato di nuovo l'asso dell'Albiceleste, che da corner ha cercato la testa del centrocampista francese autore del primo gol, Rabiot, il quale ha incornato in diagonale sul secondo palo, realizzando il 3-1.

Sull'altro fronte, si sono sfidati PSG e Benfica, che sono tornati a casa con un punto ciascuno, generado la situazione più difficile per Massimiliano Allegri, che sperava in una netta vittoria parigina, in modo da avere più possibilità di ottenere il secondo posto negli scontri diretti con il Benfica.

Ora le porte d'Europa sono sicuramente riaperte, merito soprattutto del formidabile "angelo" Di Maria, che stasera ha rubato le chiavi a San Pietro ed ha mostrato uno scorcio di paradiso agli juventini, ma ciò non significa che a partire da qui sia tutto in discesa. Anzi, "è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è..." la partita.

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Á. Di María
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