Edin Terzic, allenatore del Borussia Dortmund, è apparso in conferenza stampa dopo la vittoria della sua squadra sul Paris Saint-Germain nelle semifinali di Champions League. L'allenatore del Signal Iduna Park è convinto che, qualunque sia la vincitrice tra Real Madrid e Bayern Monaco, i suoi giocatori non saranno i favoriti.
L'allenatore del Borussia Dortmund Edin Terzic ha considerato "surreale" la gioia per la qualificazione alla finale di Champions League e ha assicurato che, qualunque sia il loro rivale, non si sentiranno favoriti, ma proveranno comunque a vincere. "In finale so che non saremo favoriti, non mi interessa contro chi giocheremo. Speriamo che ci siano sei cartellini gialli", ha scherzato prima di aggiungere: "Qualunque sia il rivale sarà difficile, ma ci proveremo."
La prossima sfidante del Borussia Dortmund sarà la risultante del duello tra Real Madrid e Bayern Monaco, che hanno pareggiato 2-2 all'andata in Germania. "Andiamo in finale e speriamo di portare a casa la coppa", ha aggiunto.
"Quello che sento è qualcosa di irreale, ce l'abbiamo fatta, penso che abbiamo meritato di arrivare in finale; siamo riusciti per due volte grazie al lavoro di squadra e ad un pizzico di fortuna che ci ha aiutato un po'. Sono orgoglioso della squadra, dello staff tecnico e dell'intero club", ha affermato l'allenatore del Dortmund.
L'allenatore non ha voluto fare riferimento agli scarsi risultati della squadra nel campionato tedesco. "Quello che mi interessa adesso è la gioia che proviamo. Potevamo sperare in una Bundesliga migliore, abbiamo superato tante difficoltà prima di questa partita, siamo 26 punti dietro la prima, sono cose che non avevamo considerato, ma adesso dobbiamo festeggiare questo momento. Abbiamo avuto tanti alti e bassi, tanti momenti brutti in campionato, ma la stagione non è finita".
Riguardo al PSG assicura: "Non credo che fossero troppo sicuri di sé, hanno dato tutto, hanno perso di poco all'andata ed erano fiduciosi, ma anche noi, questo è quello che conta e che ci rende orgogliosi. Se avessimo giocato dieci volte questa partita, non l'avremmo vinta tutte e dieci le volte: a questo livello i piccoli dettagli cambiano tutto".