Botta e risposta con Cech, il Bayer Leverkusen: 'Era uno scherzo'

Quello del portiere non è un ruolo semplice, ogni minimo errore commesso infatti può costare caro alla propria squadra. Lo sa bene ovviamente anche Petr Cech che nel corso della sua straordinaria carriera, ha dovuto affrontare anche momenti complicati per riuscire ad imporsi come uno dei migliori estremi difensori del mondo.

Normale quindi che una battuta su una papera commessa contro il Manchester City, possa non essere stata accolta nel modo giusto dal campione ceco. Il tutto è accaduto domenica quando Cech, nel tentativo di passare un pallone, l’ha colpito così male da rischiare un clamoroso autogoal.

Una scena che ha evidentemente scatenato l’ilarità in casa Bayer Leverkusen, tanto che il club tedesco, rispondendo ad un post di un appassionato su Twitter, ha sfornato un paio di post ironici: il primo recitava “Conosciamo un ragazzo…”, il secondo “Se qualcuno si chiede come si imposti da dietro…”.

Quello del club delle Aspirine è stato un doppio chiaro riferimento a Bernd Leno, portiere considerato tra i migliori di Germania che proprio poche settimane fa ha lasciato Leverkusen dopo sette stagioni per trasferirsi all’Arsenal.

Un atteggiamento che non è piaciuto allo stesso Cech che, attraverso un altro Tweet, ha così commentato la cosa: “All’Arsenal condividiamo valori importanti che fanno di noi un grande club, non solo a livello calcistico. La concorrenza leale, la professionalità e la sportività sono le cose migliori da insegnare ai giovani calciatori ed è triste vedere che altri club non condividono i nostri stessi valori”.

A chiudere la vicenda ci ha pensato il Bayer Leverkusen con un altro Tweet, questa volta di scuse: “Ciao Petr. Sembra che il nostro scherzo legato al fatto di voler vedere in azione Leno, un nostro ex giocatore, sia stato preso in maniera più dura e personale del previsto. Erano solo battute. Siamo tutti per i valori dei quali hai parlato e auguriamo il meglio a te e al tuo grande club. Bello il salvataggio su Aguero!”.