Lesione di primo grado all'adduttore destro. E stop di 3/4 settimane. L'Atalanta perde Duvan Zapata, una delle tante vittime di una sosta per gli impegni delle nazionali mai così deleteria per i club. Tanto da far arrabbiare anche Gian Piero Gasperini, costretto ora a fare a meno dell'ariete colombiano.
In un'intervista al 'Corriere dello Sport', il tecnico dell'Atalanta affronta vari argomenti tra cui quello relativo all'infortunio di Zapata. Cavandosela con un sorriso, ma non nascondendo la propria frustrazione per quanto accaduto nei giorni scorsi.
"Come ho reagito? Con un’imprecazione… Ho visto l’azione ed era evidente che si fosse fatto male. Paghiamo un conto salato alle nazionali e questa cosa non va bene. E’ inutile andare a giocare in giro per il mondo amichevoli che non hanno nessun significato: si sottopongono i calciatori a un tour de force di 12-13 giorni e in palio non c’è niente. E poi ci si lamenta se gli infortuni aumentano... Certe gare non le guarda nessuno, sono inutili sia sotto il profilo tecnico-tattico sia sotto quello dello spettacolo. Speriamo che questo 'scempio' delle nazionali finisca: non si può fermare tre volte in tre mesi il campionato e le coppe. A questo punto meglio concentrare le sfide delle nazionali in un’unica sosta".
Senza l'apporto di Zapata, toccherà al connazionale Luis Muriel prendere in mano le redini dell'attacco dell'Atalanta assieme a Gomez e Ilicic. Cosa si aspetta da lui Gasperini?
"Che si integri nella squadra, che si muova in sintonia con gli altri e che acquisisca i concetti che abbiamo dovuto portare avanti troppo saltuariamente perché alle prese con due problemi al ginocchio, due tonsilliti e due convocazioni della nazionale. Ora è il momento da parte sua di avere continuità".