Il libro di Chiellini continua a far discutere. Dopo gli aneddoti su alcuni ex compagni e non, il nuovo estratto del libro del capitano bianconero è sugli allenatori.
Il primo sotto esame è stato il tecnico del City: "Se Guardiola avesse allenato in Italia, o se un giorno dovesse farlo, il suo modo di difendere diventerebbe di sicuro un po’ più accorto. La differenza con i suoi colleghi è evidentissima. Ha una marcia in più”.
Elogi anche per l'ex allenatore nerazzurro José Mourinho: "Il suo carisma ha cambiato il nostro sport. A me piace chi trasmette emozioni, anche se come avversario l’ho odiato, sportivamente parlando, s’intende, perché una volta finita la battaglia rimane solo la stima. Io non porto rancore, e Mourinho è un grande personaggio”.
Il migliore, secondo Chiellini, è però un altro: “Negli ultimi due anni il fenomeno della panchina è Jürgen Klopp. Mi fa impazzire durante il riscaldamento delle squadre, prima delle partite, quando si piazza sulla linea di metà campo con il suo metro e novanta e resta a guardare gli avversari sorridendo, a braccia conserte, fermo per un buon quarto d’ora”.
Infine, un commento sul passaggio di Conte all'Inter: "Ti chiede tanto, ti chiede tutto: non sempre glielo puoi dare, non sempre ci riesci e non tutti ci riescono. Gli perdono di essere all’Inter solo perché lo conosco, gli voglio bene e so che l’ha fatto da serio professionista".