Yamal e le 72 ore di riposo: "Io funziono al contrario"

Lamine Yamal si distingue per il suo spirito ambizioso, molto maturo per la sua giovane età. In un'intervista rilasciata a AS, il giovane talento spagnolo ha parlato della sua voglia di giocare senza preoccuparsi della stanchezza o del calendario.
"I giovani giocatori vogliono solo giocare e divertirsi; non gli passano altre cose per la testa. Il calcio, oltre a essere il nostro lavoro, è ciò che amiamo di più, e non posso lamentarmi. A volte quando finisco una partita, penso che manchino ancora tre giorni alla successiva. La questione delle 72 ore con me funziona al contrario: finisco una partita e non vedo l'ora di giocarne un'altra".
Lamine ha ricordato il suo impatto agli ultimi Europei, sottolineando come quel gol contro la Francia abbia segnato una svolta: "C'è un prima e un dopo quel gol. Fino a quel momento, ho preso tutto con più calma, pensando che a soli 16 anni, il mio ruolo nella squadra era quello di dare il mio contributo e basta, ma da quel momento in poi, ho capito che potevo fare di più, aiutare di più ed essere un giocatore importante".
Parlando della Liga e della Champions League, ha evidenziato il Real Madrid come il principale rivale: "La Liga si deciderà a favore di chi commetterà meno errori… il 'Clásico' di maggio sarà molto importante. Ma a volte i campionati si decidono in partite che ti sfuggono di mano inaspettatamente, come è successo a noi a dicembre contro Betis e Leganés".