Sette cambi contro la Colombia: perché il Brasile ha potuto farlo?

Il Brasile ha effettuato sette sostituzioni nella partita contro la Colombia, un evento storico che ha generato confusione tra tifosi e appassionati. Solo quattro degli 11 titolari di Dorival Junior hanno terminato la gara in campo, ma il motivo di questo numero insolito di cambi è legato alle regole sulle sostituzioni per commozione cerebrale.
Tutto è iniziato intorno al 70° minuto, quando Alisson, nel tentativo di respingere un pallone, ha colpito violentemente con un pugno la testa di Davinson Sánchez. Il difensore colombiano ha perso i sensi ed è stato sostituito da Carlos Cuesta, sfruttando la norma che permette un cambio extra in caso di trauma cranico.
Pochi minuti dopo, Alisson ha avvertito la panchina di sentirsi stordito ed è stato rimpiazzato da Bento. Essendo la terza finestra di sostituzione, il Brasile ha sfruttato l'occasione per inserire anche André e Savinho, portando il totale a cinque cambi.
Al 79°, Wesley ha preso il posto di Vanderson, sfruttando la sostituzione extra concessa dalla FIFA in caso di infortuni alla testa. Infine, al 102° minuto, Dorival Junior ha richiamato in panchina Vinicius per evitare una squalifica contro l'Argentina, sostituendolo con Léo Ortiz.
Ma perché il Brasile ha avuto diritto a due cambi extra? La regola stabilisce che, in caso di sostituzione per commozione cerebrale, anche la squadra avversaria può effettuare un cambio aggiuntivo. Così, i due infortuni di Alisson e Sánchez hanno permesso un totale di 14 cambi in teoria, anche se la Colombia ne ha utilizzati solo quattro, portando il totale a 11.
Un possibile scenario ancora più caotico
C'è un ulteriore cavillo regolamentare che avrebbe potuto complicare ancora di più la situazione: in alcune competizioni, un giocatore precedentemente sostituito può rientrare in campo se è necessaria una sostituzione per commozione cerebrale. Tuttavia, non era il caso di Brasile-Colombia, poiché il numero di sostituti disponibili per il Brasile era superiore al limite previsto per questa regola.