Raul de Tomas è considerato uno dei migliori '9' del calcio spagnolo, ma il suo percorso professionale è stato segnato da tanti alti e bassi. Il centravanti ha raccontato i retroscena della sua deludente tappa al Real Madrid nel corso di un'intervista concessa a 'El Pais'.
"Ho consociuto il lato negativo di questa professione. Nelle giovanili del Real Madrid, ad esempio, mi sentivo dentro una bolla e non riuscivo a rendermi conto di tante cose. Avevo tante aspettative, nella mia testa avevo immaginato tante cose che non esistevano, però io ci credevo", ha esordito il giocatore.
L'attaccante dell'Espanyol ha ammesso che "se nel Real Madrid non hai la maturità necessaria per assimilare certe cose, puoi andartene a fan****". "Come ho fatto io... Lì gioca gente con tanto talento, che ha qualcosa di diverso rispetto agli altri", ha proseguito.
"Sono convinto che, se avessi fatto le cose in un altro modo, magari avrei avuto molte più opportunità nel Real Madrid. A volte mi lamentavo perché non venivo convocato in prima squadra anche se davo il 100%. Allora non mi comportavo in modo professionale fuori dal campo. Ero giovane e, come succede tante volte a quell'età, facevo cose che non andavano bene per un calciatore professionista", ha spiegato.
"Ora, con il tempo, mi rendo conto che a sbagliare ero io quando in quel momento credevo fossero gli allenatori a sbagliare con me. Non tutto si raggiunge con il solo talento", ha concluso.