Daniele De Rossi è intervenuto al 'Social Football Summit' e ha toccato i temi salienti della Nazionale Azzurra, soffermandosi sulla valorizzazione di giovani e l'impatto di Giacomo Raspadori.
"Hanno una fortuna gigantesca, quella di avere un allenatore che li guarda e che non ha paura di lanciarli. C'è un po' meno materia prima rispetto al passato, anche perché si va meno per strada o, come è accaduto a me, in spiaggia a giocare, ma abbiamo trovato quattro o cinque giocatori di grande valore", ha esordito l'ex Roma.
"Raspadori è un 'giovane gentiluomo', uno che avrebbe potuto giocare anche alla mia epoca. Sono entrato in un gruppo dove si percepisce la voglia di stare in Nazionale: un gruppo che ha saputo rinascere dalle proprie ceneri, come è accaduto con l'Europeo, che ricordiamo con gioia perché lo abbiamo vinto, ma che ci aveva lasciato grandi sensazioni già prima di Wembley", ha spiegato De Rossi.
"Siamo stati 50 giorni in bolla senza vedere i parenti e dal punto di vista emozionale è stato forte, ma l'atmosfera era talmente bella che se ci avessero detto di stare altri 10 giorni assieme ci saremmo stati volentieri", ha concluso.