Perché il Barcellona non gioca nel Mondiale per Club

Il Barcellona sarà probabilmente l'assenza più clamorosa del prossimo Mondiale per Club, in programma negli Stati Uniti a partire dal 15 giugno. Nonostante una stagione brillante, culminata con la vittoria in Liga e Coppa del Re e un percorso quasi perfetto in Champions League, i blaugrana non parteciperanno al torneo a causa dei criteri di qualificazione stabiliti dalla FIFA.
Il nuovo formato prevede 32 squadre, con 12 posti riservati ai club UEFA: quattro assegnati ai vincitori della Champions League tra il 2021 e il 2024 (Chelsea, Real Madrid e Manchester City, con i blancos qualificati due volte), e otto distribuiti in base a un sistema di coefficienti basato sui risultati europei ottenuti nel triennio 2021-2024. Inoltre, ogni nazione può essere rappresentata da un massimo di due squadre.
Il Barcellona ha pagato caro le eliminazioni nella fase a gironi delle edizioni 2021/22 e 2022/23, totalizzando 61 punti nel ranking UEFA, insufficienti per superare l'Atlético Madrid, che ne ha ottenuti 67 e ha così conquistato il secondo posto disponibile per la Spagna.
A rendere ancor più paradossale l'esclusione, il fatto che squadre con punteggi inferiori – come Benfica (57), Juventus (52) e Salisburgo (40) – si siano qualificate grazie al limite massimo per nazione. Nonostante l'evidente attrattiva globale della squadra di Hansi Flick e il talento emergente di giocatori come Lamine Yamal, Pedri e Raphinha, il Barça resterà fuori dal torneo.
Il club catalano paga quindi un rendimento europeo altalenante negli ultimi anni, che ne ha compromesso il piazzamento nel ranking FIFA. Un'assenza che farà rumore, e che solleva interrogativi sulla rigidità del sistema di qualificazione.