Mbappé, a quota 50 presenze: tra il rosso e il sogno della prima notte magica

Kylian Mbappé si prepara a disputare la sua 50ª partita con il Real Madrid nel ritorno dei quarti di finale di Champions League. Un traguardo importante che arriva dopo la sua prima espulsione con la maglia blanca e alla vigilia di una notte che può entrare nella storia… oppure segnare una cocente delusione, mettendo in discussione uno dei motivi principali che lo hanno spinto a trasferirsi al Bernabéu.
Il Real Madrid è con le spalle al muro: il pesante 3-0 subito all'andata contro l’Arsenal lo lascia sull'orlo dell'eliminazione. Ma ribaltare ancora una volta un pronostico sfavorevole, in pieno stile madridista, sarebbe il modo migliore per celebrare il traguardo di Mbappé. I
l francese ha sempre sognato di vivere notti leggendarie con questa maglia, e mercoledì al Santiago Bernabéu ne avrà l'occasione. Rimontare sarebbe un sogno, ma un'eliminazione rappresenterebbe un trauma, soprattutto per lui.
L'ex PSG arriva però da uno dei momenti più difficili della sua stagione al Real: l'espulsione contro l'Alavés per un brutto intervento ha scatenato critiche e ha rischiato di costargli la finale di Copa del Rey contro il Barcellona. Alla fine, è stato squalificato solo per una giornata e potrà scendere in campo a La Cartuja.
Nel suo percorso madridista, Mbappé ha già messo insieme 33 gol e 5 assist in 49 presenze — numeri che confermano l'alto livello delle sue prestazioni, tutt'altro che scontate per un top player nel primo anno dopo un trasferimento.
La Liga è stata finora il suo terreno di caccia preferito: 22 reti in 29 giornate. In Champions League ha segnato 7 gol in 13 gare, mantenendo una media solida, ed è andato a segno anche in tutte le altre competizioni disputate (Copa del Rey, Supercoppa spagnola, Supercoppa UEFA e Coppa Intercontinentale).
Ora il Real ha bisogno della sua versione migliore. Per tentare la rimonta e raggiungere le semifinali, la squadra di Ancelotti dovrà offrire una prestazione impeccabile. Mbappé sarà il punto di riferimento: la sua precisione sotto porta e la capacità di sbloccare la gara saranno fondamentali. In Liga, è tra i migliori per gol decisivi (solo Lewandowski e Ayoze Pérez lo superano). Inoltre, ha già dimostrato di essere letale nel segnare il primo gol — spesso il più importante per cambiare l'inerzia di una partita.
In Champions, ha già sbloccato le partite contro Stoccarda e Atalanta, ha segnato in goleade meno decisive, ma è stato determinante contro il Manchester City: gol del pareggio all'andata e una straordinaria tripletta al ritorno che ha trascinato il Madrid oltre l'ostacolo. Adesso, il Bernabéu attende un'altra notte da leggenda.