"Al Barcellona abbiamo trattato male Dembélé"

Ousmane Dembélé si prepara a disputare la finale di Champions League di sabato come uno dei possibili candidati al Pallone d'Oro. Robert Fernández, il direttore sportivo che lo ha portato al Barcellona, ha riconosciuto a 'Sport' la 'poca pazienza' mostrata nei suoi confronti e ha elogiato la sua crescita personale e professionale.
"Con Ousmane non abbiamo avuto la pazienza necessaria. Nessuno l'ha avuta: né voi, né la stampa, né noi. Onestamente, penso che abbiamo trattato molto male questo giocatore", ha spiegato l'ex ds blaugrana.
Fernández ha sottolineato la complessità della situazione: "Purtroppo, devo dirlo così: non capiva molte cose. È arrivato molto giovane, e io lo volevo già due anni prima. Aveva un talento straordinario. Mi dicevano che non era professionale, ma non era vero. Non beveva, e quelle voci erano false".
Nonostante tutto, Fernández ha lodato la forza e la determinazione del giocatore nel superare le avversità e concludere positivamente la sua esperienza al Barcellona: "Ousmane è un ragazzo con molta personalità perché, dopo tutto quello che è successo, è riuscito ad avere successo al Barcellona. Il suo finale è stato positivo, con il supporto di Xavi".
Oggi, nella sua seconda stagione al PSG con Luis Enrique, Dembélé ha già raggiunto 33 gol e 12 assist, più del doppio del suo miglior record precedente (14 gol nel 2018-19). Fernández, infine, ha commentato la candidatura al Pallone d'Oro: "Se il PSG vince la Champions League, è possibile che il premio vada a Ousmane. Ma lo vedo alla pari con Lamine Yamal".