Forse l'unica ragione per la quale Kylian Mbappé ha rinunciato alla possibilità di giocare con il Real Madrid è che il suo obiettivo attuale è alzare la coppa "dalle grandi orecchie" con il PSG. É questa la sfida che il campione francese vuole portare a termine prima di lasciare il club parigino.
Durante un'intervista con il "Wall Street Journal" è stato chiesto a Mbappé quale fosse la peggiore sconfitta subita. Il calciatore ha ricordato a malincuore la partita della finale di Champions League disputatasi il 23 agosto 2020 presso l'Estádio da Luz di Lisbona, in cui il PSG ha perso per un solo gol di svantaggio contro i tedeschi del Bayern Monaco.
"Perdere quella finale fu un duro colpo. Vedi il trofeo a un palmo di mano e sai che non è destinato a te. É una sensazione strana. Ad essere onesto, avevo voglia di piangere e stare da solo, ma c'est la vie..." è la risposta del Campione del Mondo.
L'incredibile competitività dimostrata dal giocatore si rivela essere spesso anche il suo punto debole. "Credo di essere troppo competitivo. Sul campo va anche bene, ma nella vita quotidiana, in alcune occasioni sarebbe meglio non esserlo. Ho sempre bisogno di dimostrare a tutti che sono il migliore, ma a volte non è il caso di insistere".
Infine, ha fatto riferimento al modo in cui Galtier ha cambiato il PSG. "L'allenatore vuole che giochi in profondità, fornendo supporto a Messi e Neymar" sono state le sue dichiarazioni conclusive.