"Mbappé non è un ragazzo violento"

Davide Ancelotti, vice allenatore del Real Madrid, è intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria per 1-0 contro l'Alavés, commentando l'espulsione diretta rimediata da Kylian Mbappé. Il tecnico ha voluto chiarire la posizione del giocatore, sottolineandone il pentimento e la natura non violenta del fallo: "Mbappé è consapevole dell'errore commesso. Si è scusato e sa di aver meritato il rosso, ma non è un ragazzo violento".
Ancelotti ha spiegato che l'episodio è stato frutto della frustrazione accumulata: "I tanti piccoli falli subiti l'hanno portato a reagire così. Non voglio giustificarlo, ma è andata così".
Poi ha spostato l'attenzione sugli obiettivi della squadra, ribadendo la determinazione del gruppo: "Sia vincere la Liga che ribaltare il risultato con l'Arsenal sono sfide difficili, ma abbiamo la lucidità per riuscirci. Dovremo guadagnarci tutto sul campo".
Alla guida del Real per la serata, Davide ha parlato anche del suo ruolo da primo allenatore in assenza del padre: "All'inizio ero un po' nervoso, ma mio padre mi dà sempre molta fiducia. Abbiamo comunicato, ma mi ha lasciato gestire gli ultimi minuti. Se oggi sono qui, lo devo a lui".
Infine, sull'interruzione della partita a causa degli insulti rivolti a Raúl Asencio da parte del pubblico di casa — "Asencio muori"—, il vice allenatore ha espresso il suo disappunto: "È una delusione a livello sociale. Non siamo noi a dover intervenire, ma ci deve essere comunicazione tra giocatori e arbitri. Tocca al direttore di gara attivare il protocollo se lo ritiene necessario".