Spalletti saluta l'Italia: "Tutto mi consuma, niente mi scivola addosso"

Dopo l'esonero seguito alla sconfitta contro la Norvegia, Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di 'Rai Sport', a poche ore dalla sua ultima partita da commissario tecnico dell'Italia, in programma al Mapei Stadium contro la Moldavia.
Alla domanda su come abbia dormito la notte precedente, il ct ha risposto con sincerità: "È chiaro che queste situazioni dipendono dal sentimento che metti nelle cose. Per me prendere sonno è difficile in certe occasioni. Tutto mi consuma e niente mi scivola addosso. Le sconfitte più delle vittorie. Ciò che è successo è una cosa della quale prenderò conto con il passare del tempo".
Riflettendo sui suoi 22 mesi alla guida della Nazionale, Spalletti ha ammesso qualche rimpianto: "Se ti riferisci ai 22 mesi, delle riflessioni uno le fa anche se non puoi tornare indietro. Delle scelte fatte sono risultate sbagliate perché hai scelto gli uomini sbagliati o volevi fare delle cose differenti, ma mi rammarico soprattutto perché non ho avuto a disposizione per infortuni calciatori importanti".
Sull'annuncio del suo esonero, il tecnico ha tenuto a chiarire il contesto: "Io vado in conferenza stampa perché dovevo andare lì nel pre partita. Se voleva venire con me uno della Federazione, poteva venire… Ma è stato fatto tutto in amicizia e trasparenza. Perché avremmo dovuto dire altri due giorni di bugie? Non vedo il perché… Siamo in ottimi rapporti e in buona amicizia. Se mi dici una cosa che non va e prendi una decisione, non mi puoi chiedere di stare in una condizione che non voglio, ovvero tenere tutto nascosto".
Infine, sulla possibilità che Claudio Ranieri prenda il suo posto in panchina, Spalletti ha risposto con sportività: "Non lo so, ma è un professionista che ha girato il mondo, è equilibrato e con la Roma da subentrato ha saputo toccare i tasti giusti con i giocatori. La Federazione sceglierà la persona giusta. Io non sono fatto come tanti altri, te lo assicuro: io tiferò per lui".