Lo Shakhtar Donetsk sfiora l'impresa
![Lo Shakhtar Donetsk pareggia 1-1 contro il Real Madrid. EFE](https://cdn.resfu.com/media/img_news/oleksandr-zubkov--l--trata-de-robar-el-balon-a-aurelien-tchouameni--r--en-el-shakhtar-donetsk-real-madrid-de-champions-league-2022-23--efe-leszek-szymanski.jpg?size=1000x&lossy=1)
La partita tra Shakhtar Donetsk e Real Madrid ha attirato i riflettori dell'Europa intera, dopo che i giocatori ucraini avevano approfittato delle interviste precedenti al match per parlare della situazione che sta colpendo il loro Paese da quando è parte del conflitto con la Russia.
Bisogna riconscere ad uno Shakhtar pieno di carattere e determinazione, in un momento in cui il calcio è l'ultima delle priorità, che ha lottato con tenacia per ottenere la vittoria, effettivamente possibile fino agli ultimi secondi, utili ai 'merengues' per pareggiare.
Non è stata una partita facile per i padroni di casa, che oggi restano probailmente protagonisti del palcoscenico calcistico europeo, per aver tenuto testa alla squadra che fino ad ora non ha ancora perso una partita, ma che si è lasciata dominare dagli ucraini, ovvero coloro che in questo momento storico sono privi di reali strumenti per prepararsi ad un incontro internazionale.
L'undici del Donbass ha dominato. Lo ha fatto in uno stadio che non gli appartiene, in un Paese da cui non proviene, dato che è stato costretto a giocare a Varsavia. Dal 2014, lo Shakhtar ha perso anche il proprio tempio, la Donbass Arena, omonimo della regione contesa con la Russia da ormai 8 anni.
Tre le strutture temporali che lo hanno ospitato, fungendo da casa per la rosa deli ucraini, che si sono comunque dovuti allontanare dalla loro regione di origine, perdendo tifosi e numerosi strumenti utili all'allestimento delle competizioni, ci sono quelle di Leopoli, Charkiv e Kiev.
Ad ogni modo, oggi Jovicevic ha portato sul prato verde dello Stadion Wojska Polskiego undici guerrieri, che si sono permessi di sfidare e avere quasi la meglio sugli avversari più temerari d'Europa.
Il primo tempo ha visto gli pseudo-padroni di casa soffrire sotto i colpi di un affamato Benzema, che si è ripreso da poche settimane e sta ancora scaricando lo stress accumulato dall'astinenza durante l'infortunio.
Spettacolare la prestazione di Trubin, ultima difesa ucraina, protagonista del rettangolo verde in un gran numero di occasioni. In primo luogo sul francese Karim, poi con Rodrygo ed infine con Valverde, prima del fischio dell'arbitro per gli spogliatoi, ha permesso che la partita si mantenesse sullo zero a zero con parate spettacolari e riflessi sorprendenti.
Dopo 120 secondi dall'inizio della seconda parte dell'incontro, lo Shakhtar ha reagito nel modo più efficace, infilzando Lunin, ancora pronto a sostituire Courtois. L'imbeccata di Mykhaylichenko proveniente dalla fascia sinistra trova Zubkov davanti alla porta, marcato da Rudiger. Il difensore tedesco si lascia superare dall'avversario, che stacca di testa con freddezza, insaccando nell'angolo in basso a destra.
Era come se una bomba del conflitto russo-ucraino avesse colpito Madrid, forse per errore, forse come messaggio a tutto il resto d'Europa.
Dopo l'apertura delle danze, la partita si è accesa. La battaglia si è prolungata fino al 95' e c'è stato addirittura del sangue, ovviamente per caso e in seguito ad uno scontro involontario. Inutile che il lettore si spaventi, arrivato a questo punto.
Il Madrid ha reagito istantaneamente, dimostrando di essere degno di quel "Real" che accompagna il nome del club. L'ingresso di Vinicius alza la morale dei ragazzi di Ancelotti, che si lasciano trasportare dal brasiliano in più occasioni.
Il ballerino del Sud America serve prima per Mendy al 60', ma il bolide di quest'ultimo supera la traversa, e poi per Asensio 16 minuti dopo ma, per una manciata di secondi di ritardo, l'attaccante non riesce a raggiungere la sfera, che termina sul fondo.
Tuttavia, tra le due azioni sopradescritte, lo Shakhtar ha sfiorato il raddoppio in tre occasioni velenosissime. Nella prima, Traore sfrutta il contropiede e arriva di fronte a Lunin, che blocca con incertezza il tiro, lasciandosi sfuggire il pallone dai guantoni. La punta ucraina lo raccoglie e spara a porta vuota, ma supera la traversa e si mette le mani in faccia per essersi divorato un gol fatto.
La seconda opportunità la firma Zubkov, con un proiettile inaspettato da fuori area sul secondo palo, che Lunin decide di non far passare con un tuffo strepitoso. Infine, Mudryk ci riprova da più vicino, ma con lo stesso risultato: la sfera finisce fuori di un soffio e il punteggio resta sull'1-0.
"Los blancos" danno di matto quando realizzano che il cronometro è oramai un conto alla rovescia per il triplice fischio ed iniziano un pressing che permette loro di creare opportunità pungenti, sempre fermate dalla retroguardia ucraina.
Proprio quando i pochi tifosi a sostegno di Jovicevic iniziano a esultare per l'impresa portata a termine contro l'imperiale Real Madrid, i "merengues" puniscono come le giganti europee sanno fare in questi momenti. Stavolta lo ha fatto al 94', quando alla fine mancavano pochi istanti.
Toni Kroos disegna una parabola con il compasso e Trubin esce in sicurezza con i guantoni ma... la furia tedesca, Antonio Rudiger, giunge in corsa come un carrarmato per incornare di testa e ci riesce, fino a prendersi dritto sul naso la testata del portiere avversario.
Entrambi i calciatori coinvolti nello scontro finiscono a terra con i volti immersi nel sangue. Fortunatamente, nessun danno serio per ambo le parti lese, che hanno dovuto lasciare il prato verde per essere medicate.
La partita finirà pochi momenti più tardi, con un pareggio per 1-1 che fa quasi piangere gli ucraini e non cambia troppo la situazione dell'armata di Anceoltti, che fino ad oggi le aveva vinte tutte, quindi è già con un piede agli ottavi di finale e può finalmente pensare al 'clásico' di Liga, che si disputerà nella prossima giornata di campionato.
October 11, 2022