I laziali ritrovano la vittoria in casa dopo la sconfitta della settimana scorsa contro il Napoli di Spalletti per 1-2. Il primo tempo tra Lazio e Verona non ha visto il predominio di nessuna delle due squadre. Entrambe le difese si fanno trovare sempre molto alte, obbligando l'avversario ad effettuare lanci lunghi che finiscono continuamente sulla linea di fondo o tra i piedi della difesa opposta.
In ogni caso, i biancocelesti hanno esternato più aggressività nella prima metà e, già al 7', Ciro Immobile può tentare un'incursione pericolosa che viene poi fermata dalla catena veronese.
Al 27' Nicoló Casale tenta un tiro da lunghissima distanza e la palla arriva come un proiettile sul lato sinistro dello specchio. È uno spettacolare tuffo di Motipó ad impedire che "il gol dell'ex" porti la Lazio in vantaggio: la punta delle dita dell'ultimo uomo dell'Hellas riesce a deviare la palla sul palo interno e il match resta sullo 0-0.
Poco prima dello scadere, Thomas Henry cerca di sfruttare un cross da calcio d'angolo con un tiro di prima, ma la palla rimbalza prima a terra e poi direttamente sulla parte alta della traversa, finendo fuori.
Nella seconda frazione, entrambe le squadre entrano in campo con una certa tenacia e alternano vari minuti di incursioni pericolose, ma comunque inefficaci. Gli animi si iniziano a scaldare e non sono pochi i cartellini estratti dall'arbitro durante lo svolgimento dell'incontro.
Una grintosa Lazio inizia a spingere per cercare di bucare la difesa e gia al 65' una triangolazione tra Luis Alberto, fresco d'ingresso, Felipe Anderson e Immobile mette seriamente a rischio il pareggio, fino ad ora blindato.
L'Hellas sembra perdere colpi e solo quattro minuti dopo, al 69', il difensore Doig sbaglia un controllo semplice, regalando la palla a Milinkovic-Savic. Il talento biancoceleste non ci pensa due volte ad effettuare una parabola sul secondo palo, dove Ciro Immobile è pronto a ricevere per appoggiare con decisione e precisione la sfera sotto la traversa, con Motipó che è dall'altro lato dello specchio a coprire il primo palo. Lazio in vantaggio ed esultanza sotto la curva nord per il Capitano.
Nonostante lo svantaggio, il Verona cerca di mantenere il ritmo e ricomincia ad amministrare la palla con abilità cercando il pareggio, ma il nervosismo è evidente e volano numerosi cartellini gialli.
Al novantesimo, Cancellieri si smarca con destrezza e riesce a ricevere un passaggio filtrante che si rivela essere cruciale nel portare il numero 11 in rete, ma l'arbitro si dimostra attento segnalando un fuorigioco millimetrico ed annullando il gol.
La Lazio rischia seriamente di tornare in pareggio per un'azione pericolosissima al 92', ma Provedel non ci sta e respinge il tiro di Ilic, salvando il risultato e i suoi.
Infine, a tempo già praticamente scaduto, Zaccagni tenta un ultimo assedio nella zona sinistra dell'area, vede Luis Alberto al limite e gli fornisce la sfera. Il numero 10, impossibilitato a proseguire all'interno dell'area, piazza dal limite un ottimo tiro, forte e preciso, nell'angolino in basso a destra, spiazzando il portiere. 2-0 e fischio finale. L'Olimpico esulta di gioia.
Un dato degno di nota riguarda i cartellini gialli, che vanno sicuramente oltre la media. Sono ammoniti per la Lazio solo Luis Alberto e Hysaj, ma per il Verona l'elenco è più corposo: Veloso, Ceccherini, Coppola, Cabal, Hien e, come ciliegina sulla torta, anche il tecnico Gabriele Cioffi per proteste. Il nervosismo generato dalle continue incursioni laziali è evidente e Cioffi si dovrà preparare al prossimo incontro con l'intero team di difesa già sanzionato.
September 11, 2022