Primo successo e fine corsa per Spalletti

La Nazionale Azzurra trova il successo nel secondo incontro delle qualificazioni al Mondiale, ma lo fa senza brillare. Al Mapei Stadium di Reggio Emilia, l'Italia supera la Moldavia 2-0 in una partita opaca, segnata da errori e poca incisività.
È l'ultima panchina per Luciano Spalletti, che chiude la sua esperienza con la Nazionale dopo 22 mesi, lasciando in eredità una squadra che ha ancora molto da dimostrare.
L'inizio di gara è da brividi. Dopo appena dieci minuti, i fantasmi della sconfitta contro la Norvegia sembrano riaffacciarsi: Reabciuk affonda sulla sinistra e serve un cross preciso per Nicolaescu, che di testa batte Donnarumma. Il gol però viene annullato dal VAR per fuorigioco, salvando gli Azzurri da un'altra partenza shock.
L'Italia fatica a reagire e solo al 17' si fa vedere con un colpo di testa di Ranieri, al debutto, che centra la traversa. La Moldavia resta in partita e cerca la via del gol con Nicolaescu, che però spreca da posizione defilata.
Gli Azzurri rispondono con Retegui, che si rende pericoloso in due occasioni, ma senza riuscire a sbloccare il risultato. Al 40', è Raspadori a trovare il varco giusto: raccoglie una respinta della difesa e con un destro preciso porta l'Italia sull'1-0.
Nella ripresa arriva subito il raddoppio: al 50', Orsolini sfonda sulla destra e mette in mezzo un pallone invitante. Frattesi manca l'impatto, ma alle sue spalle arriva Cambiaso che firma il 2-0 con freddezza. È il colpo che chiude la gara, ma non cancella le incertezze viste in campo.
La vittoria non basta a scacciare i dubbi. L'Italia porta a casa tre punti fondamentali, ma non entusiasma e resta lontana da una forma convincente. Con l'addio di Spalletti, ora la Federazione è chiamata a scegliere un nuovo commissario tecnico in grado di ridare identità e motivazioni a una squadra ancora in cerca di sé stessa.