L'Atletico Madrid ci ha messo solo 27 secondi a incassare il primo gol nella gita a Cadice, per la partita del primo pomeriggio della dodicesima giornata di Liga.
Dopo l'eliminazione dalla Champions League, la squadra dei "colchoneros" dimostra un'estrema necessità di riorganizzarsi e della situazione ne ha saputo approfittare Bongonda.
L'attaccante si è trovato tra i piedi un filtrante, in quella che è stata la prima giocata della partita, e non ha esitato nell'infilare la palla in rete, alle spalle di Oblak. Dopo si è recato sotto la curva a festeggiare con i tifosi per aver segnato il gol del vantaggio contro la terza squadra più forte della competizione.
Bisogna fare un salto molto indietro negli anni per tornare ad un momento in cui l'Atletico ha subito uno svantaggio così velocemente, più precisamente a un derby con il Real in cui Ronaldo Nazario aprí le marcature dopo soli 14 secondi.
Ad ogni modo, l'1-0 è durato fino al minuto 80, quando è poi arrivato il raddoppio per mano di Alex, prima che i padroni di casa commettessero l'errore di rilassarsi negli ultimi dieci giri di cronometro.
Infatti, la squadra ospite è riuscita a riportarsi in pareggio nel giro di 240 secondi, prima all'85' con l'autogol di Luis Hernandez, che ha messo il piede su una spettacolare rovesciata di Joao Felix, che ha poi firmato anche il 2-2 all'89º.
Tuttavia, la formazione di Simeone ha dato per scontato che la partita fosse finita ed ha permesso al Cadice di ritrovare il vantaggio negli otto di recupero, più precisamente al 99'.
Il gol del di ginocchio di Sobrino arriva come una sentenza a sfavore per i terzi in classifica, che si allontanano sempre di più dai giganti del Barcellona e del Real Madrid, distanti rispettivamente 5 e 8 punti, ma con una partita ancora da giocare.