Il PSG fissa l'appuntamento con l'Inter

Il Paris Saint-Germain raggiunge la seconda finale di Champions League della sua storia, eliminando l'Arsenal con due vittorie su due tra andata e ritorno. All'Allianz Arena sarà sfida con l'Inter per il titolo più prestigioso del calcio europeo.
La semifinale di ritorno al Parco dei Principi si apre con un Arsenal subito aggressivo. Dopo appena tre minuti, Declan Rice sfiora l'incrocio con un colpo di testa su assist di Timber.
I Gunners continuano a premere e subito dopo è Odegaard a costringere Donnarumma a un volo plastico per respingere una bordata da fuori. Il PSG fatica a entrare in partita, ma quando lo fa, lo fa con classe: al 17' Kvaratskhelia colpisce il palo con un destro a giro.
Il gol che sblocca la gara arriva al 27' ed è una perla di Fabian Ruiz. Il centrocampista spagnolo recupera palla al limite, si coordina e con un sinistro potente e preciso insacca sotto la traversa, facendo esplodere il Parco dei Principi.
L'Arsenal accusa il colpo ma non si arrende. Nella ripresa, torna a farsi vedere con Saka, ma ancora una volta Donnarumma chiude la porta con un altro intervento da campione.
Al 66' l'episodio che potrebbe chiudere la gara: il VAR richiama l'arbitro per un tocco di mano di Lewis-Skelly in area, rigore per il PSG. Sul dischetto va Vitinha, ma Raya intuisce e tiene in vita l'Arsenal.
Tuttavia, è solo questione di minuti prima che arrivi il raddoppio: Hakimi, servito in area, libera il destro e trafigge Raya sul primo palo. È il 2-0 che sembra mettere la parola fine alla sfida.
Ma l'Arsenal ha ancora fiato per un sussulto d'orgoglio. Al 74', un tocco fortuito di Nuno Mendes libera Saka davanti a Donnarumma: l'inglese salta il portiere e accorcia le distanze. Pochi minuti dopo, ha anche l'occasione del pareggio, ma spreca malamente da due passi un cross perfetto di Calafiori, calciando alto sopra la traversa.
I Gunners non riescono a completare la rimonta e si arrendono a un PSG maturo, determinato e trascinato da Donnarumma, autentico protagonista del doppio confronto. Ora, per Luis Enrique e i suoi, resta un ultimo ostacolo: l'Inter di Simone Inzaghi.