Il bomber trentenne che ha sfidato ogni pronostico

Raúl Zúñiga compirà 31 anni, ma solo da sei stagioni è un calciatore professionista. Una carriera cominciata tardi, segnata da sacrifici e da un'incredibile determinazione che lo ha portato oggi a brillare con la maglia del Tijuana, nonostante la difficile stagione del club. Con 8 gol nel Clausura, è tra i migliori marcatori del campionato messicano.
Zúñiga ha inseguito il sogno del professionismo ben oltre l'età in cui la maggior parte dei calciatori ha già una carriera avviata. "Sono sempre stato molto testardo riguardo al calcio", raccontò a 'Gol Caracol'. Prima di approdare in Messico, ha girato mezzo mondo tra Germania, Spagna, Argentina e Colombia, senza mai trovare l'occasione giusta. In patria, si è persino scontrato con episodi di razzismo e un ambiente difficile da cui sembrava destinato a non emergere.
Tutto è cambiato nel 2019, quando accettò un'offerta dal Potros nella seconda divisione messicana. Fu l'inizio della svolta: 6 gol in 14 partite lo misero finalmente sotto i riflettori. Poi l'arrivo ai Dorados di Sinaloa, dove con 37 reti in quattro stagioni si è guadagnato la chiamata in Liga MX.
Il suo debutto nel massimo campionato con il Querétaro non fu memorabile, ma nella stagione successiva dimostrò tutto il suo valore. Con il Tijuana, nonostante il penultimo posto in classifica, Zúñiga è diventato il trascinatore della squadra con 16 gol stagionali, di cui 8 nel solo Clausura.
Oggi la 'Pantera' lotta per un posto tra i bomber più prolifici della stagione, appena dietro nomi più noti come Cambindo, Djuka e Alexis Vega. La sua storia è una lezione di perseveranza: dimostra che il successo può arrivare anche quando sembra troppo tardi, per chi non smette mai di crederci.