Martedì 31 agosto alle 14:00, il Real Madrid ha dato per concluse le trattative per il trasferimento di Kylian Mbappé. La speranza della dirigenza spagnola era che il PSG accettasse la seconda offerta dei Merengues, che si aggirava intorno ai 200 milioni di euro. Uno degli intermediari delle trattative ha svelato i motivi del mancato arrivo del francese al quotidiano 'Marca'.
"Giovedì scorso (26 agosto), con la seconda offerta sul tavolo, c'era molto ottimismo. Ma le ore e i giorni passavano senza alcuna risposta da parte dei francesi. L'orario di chiusura del mercato si avvicinava e martedì (31 agosto), intorno alle 14, ci siamo resi conto che sarebbe stato impossibile", ha dichiarato un intermediario del Real Madrid a 'Primera Plana', il supplemento domenicale di 'Marca'.
L'operazione non è andata a buon fine e Kylian Mbappé è rimasto nella fila del Paris Saint-Germain. Tuttavia, il Real Madrid è convinto che il francese non rinnoverà il contratto con la società della capitale francese e si trasferirà al Bernabeu a parametro zero.
'Marca' ricorda che, nel linguaggio calcistico, è consuetudine tra squadre e dirigenze fare riferimento a entità come Manchester City e PSG con il termine "club-stato". Il motivo è il grande potere che detengono a causa dell'importante supporto finanziario che ricevono dagli stati che le finanziano. Forti del supporto economico dei soci, infatti, i parigini sono riusciti a contenere le avances del Real Madrid a Mbappé.