"In ogni campionato i club sono protetti quando giocano in Champions"

Dopo aver superato i quarti di finale di Champions League, Hansi Flick torna a concentrarsi sulla Liga, con un Barcellona atteso da un'altra prova impegnativa contro il Celta Vigo.
Il tecnico tedesco non ha nascosto il suo disappunto per il calendario fittissimo che, secondo lui, penalizza le squadre impegnate in Europa: "Sapete quante partite abbiamo giocato nelle ultime due settimane? Ci è successo qualcosa di simile a Milano: siamo arrivati tardi e i giocatori sono andati a letto tardi. Non vogliamo scuse, non ci lamenteremo, ma qui succede".
Flick ha voluto sottolineare come in altri campionati le squadre che giocano la Champions siano tutelate: "In ogni campionato i club sono protetti quando giocano in Champions League, soprattutto in semifinale. È incredibile. E non abbiamo tempo per riposare. Vorrei parlare con i responsabili, perché non hanno idea di cosa significhi. Ovviamente non abbiamo giocato bene a Dortmund, ma siamo in semifinale".
Guardando proprio alla semifinale contro l'Inter, Flick ha speso parole di grande rispetto: "Apprezzo molto il calcio che stanno giocando. Difendono molto bene, sono organizzati sia con la palla che senza. Hanno un attacco fantastico. Tutti sanno cosa devono fare. Sono una squadra fantastica con un ottimo allenatore. Stanno facendo molto bene. Sarà una partita difficile".
Il tecnico ha parlato della gestione di Lamine Yamal, talento cristallino ma ancora giovanissimo: "Tutti sanno che è un genio. A 17 anni è già sotto pressione. Abbiamo bisogno di lui in campo. Parlo con i giocatori e, se sono stanchi, me lo dicono e facciamo dei cambi".
Infine, Flick è tornato sul tema che più lo preoccupa: la gestione degli orari e del calendario: "Non voglio trovare scuse o lamentarmi, ho solo detto una cosa. Sono contento, nel senso che non giochiamo domenica alle 14:00, come prima. Ora giocheremo sabato alle 21:00. Va bene, ma perché non possiamo giocare alle 18:00 o alle 18:30? Dammi un motivo per cui non possiamo giocare? Per me è una presa in giro".
E ha concluso con una riflessione più ampia: "È una cosa che riguarda il calcio spagnolo. Se avremo successo, le altre squadre ne trarranno beneficio: posti extra in Europa. Sarà un bene per la Liga. Sono senza parole, perché questa situazione è incredibile. Ogni federazione, ogni campionato si preoccupa dei propri club, ma non qui".